19 Marzo 2024
Società Spiritualità

Il Giorno dell’oblio – Livio Cadè

Heschel, filosofo ebreo, scriveva che «dopo Auschwitz la filosofia non può più essere la stessa». Forse che prima non esistevano guerre, eccidi, torture? La crudeltà pare essere per l’uomo una necessità biologica. Per molti, un dovere morale o religioso. «Beato chi afferra i tuoi bambini e li sfracella contro la roccia .. Periranno di spada,

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Spiritualità

Se Dio esiste – Livio Cadè

«Dio se non lo cerchi lo trovi» (Meister Eckhart)   La filosofia indiana, nella sua adamantina libertà e opulenza, poteva permettersi già migliaia d’anni fa di sviluppare sistemi atei, persino religioni atee. La Chiesa cristiana, per secoli, ha invece reso impossibile che qualcuno mettesse in dubbio l’esistenza di Dio. Ma se la realtà di Dio

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Mitologia

Alcune osservazioni su mitologia e spiritualità, seconda parte – Fabio Calabrese

Sempre approfittando del fatto che questo periodo in cui abbiamo superato di poco la metà del 2022 sembra essere un po’ morto vediamo di proseguire il giro d’orizzonte iniziato nella prima parte di Alcune osservazioni su mitologia e spiritualità, aggiungendovi un riepilogo delle tematiche mitologiche che, sulle pagine di “Ereticamente”, ho affrontato nel corso degli

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Mitologia

Alcune osservazioni su mitologia e spiritualità – Fabio Calabrese

In un paio di articoli di qualche anno fa, vi avevo parlato del mito di Antigone, come è stato fissato dall’omonima tragedia di Sofocle, dei personaggi di Antigone e di Creonte, e dell’interpretazione che ne ha dato lo psicologo Eric Fromm, partendo dall’osservazione assolutamente corretta, del fatto che Sigmund Freud, inventandosi il complesso di Edipo,

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Julius Evola

Julius Evola – Lo Spirituale nell’Arte – Walter Venchiarutti

Da un’idea di Vittorio Sgarbi il MART, Museo di arte moderna e contemporanea di Rovereto, dedica a JULIUS EVOLA (1898-1974) dal 15 maggio al 18 settembre 2022 una mostra curata da Beatrice Avanzi e Giorgio Calcara. Il titolo della rassegna “JULIUS EVOLA – LO SPIRITUALE NELL’ARTE” annovera una esposizione di oltre cinquanta opere ˂… una prima

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Cultura

Lo studio e la conoscenza – Marco Calzoli

   Nel mondo indiano la più antica manifestazione della sapienza è costituita dai Veda, i testi sacri dell’induismo. Il Ṛg-Veda, il primo di questa letteratura, è databile attorno al 1500 a. C., anche se contiene del materiale più antico.  Il pensiero filosofico è presente già nei Veda, che non sono dei testi di mitologia. Ma

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Livio Cadè Neospiritualità

Est Est Est – Livio Cadè

“Seppellisciti nella terra dell’oscurità” (Ibn ‘Aṭa‘ Allāh)   Oriente mistificato Molti grandi intellettuali hanno subito il fascino delle religioni orientali. Goethe si diceva musulmano. Dichiarazione di fede abbastanza sorprendente in un poeta tedesco del primo ‘800. Nel suo “Divano occidentale-orientale” scriveva: «Se Islam significa “sottomissione a Dio”, tutti noi viviamo e moriamo nell’Islam.» Schopenhauer fu invece conquistato

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Spiritualità

I “Misteri” di Novalis: uno studio di Maryla Falk – Giovanni Sessa

L’opera di Novalis, poeta e scrittore del Romanticismo tedesco, non ha, sic et simpliciter, valore letterario, ma è la testimonianza di un’esperienza spirituale intensamente vissuta. Lo mostra con chiarezza uno studio dell’indologa Maryla Falk, da poco riproposto da Iduna editrice per la cura di Nuccio D’Anna. Ci riferiamo a, I “Misteri” di Novalis (per ordini:

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Spiritualità

Daumal e l’ossessione della morte – Francesco Innella

René Daumal (Boulzicourt, 16 marzo 1908 – Parigi 21 maggio 1944 ),fu un poeta, scrittore e filosofo francese. Nel 1932, l ‘autore scrisse un saggio filosofico dal titolo: “ Spinoza la dinamite filosofica” in cui si riferiva in modo conciso all’etica  spinoziana, mostrandone il valore rivoluzionario rispetto alla morale e alla metafisica dominanti. Nel 1928,

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Simbolismo

Piede e Peccato, Triade e Tetrade – Costanza Bondi

La tradizione ebraica ci consegna la parola “peccato” come violazione dell’ordine voluto da Dio, che Coehlo ne “Il cammino di Santiago” così ci restituisce: La parola “peccato” viene da “pecus” che significa “piede difettoso”, piede incapace di percorrere un cammino. Il modo per correggere il peccato è quello di camminare sempre diritto, adattandosi alle situazioni

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