26 Luglio 2024
Attualità

Le Trans Olimpiadi – Roberto Pecchioli

Iniziano le Olimpiadi di Parigi, il grande circo mondiale della società dello spettacolo. Forse non è un caso che sia la Francia, patria di Guy Debord e della modernità iniziata nel 1789, la sede del grande baccanale commerciale e propagandistico, la prima olimpiade dell’era trans. Non soltanto perché la fiamma olimpica, tradizionale simbolo risalente alla

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Attualità

Sovranisti dei miei stivali. L’Italia venduta a bocconi (II^ parte) – Roberto Pecchioli

Uno dei limiti del sovranismo parolaio è di limitarsi a deplorare – senza peraltro organizzare la controffensiva – l’arretramento dello Stato nazionale a favore di entità sovra e transnazionali, di trattati che oltrepassano il diritto statale e di agglomerati finanziari onnipotenti. Una posizione che non sfiora il nucleo del problema, la privatizzazione del mondo avviata

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Attualità

Sovranisti dei miei stivali. L’Italia venduta a brandelli (I^ parte) – Roberto Pecchioli

Bettino Craxi definì Ernesto Galli Della Loggia “intellettuale dei miei stivali”. L’espressione scatenò l’odio della categoria verso il capo socialista, l’ultimo dirigente politico ad avere avuto – piacesse o no – un progetto nazionale per l’Italia. Mal gliene incolse e l’ostracismo vendicativo dei potenti lo fece morire in Tunisia, esule o latitante, a seconda dell’opinione

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Attualità

In Occidente i pazzi guidano i ciechi – Roberto Pecchioli

Nel mio quartiere si gusterà una “pastasciutta antifascista”. Immagino per via del sugo in cui dominerà il rosso vivo della salsa di pomodoro. Le cuoche e i cuochi (bisogna essere inclusivi, trattandosi di compagni) delizieranno il palato confermando la vocazione laica, democratica e antifascista (ai miei tempi si diceva così). Una buona serata e una

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Attualità

E’ finita la festa (II parte) – Roberto Pecchioli

Le elezioni europee hanno mostrato tre tendenze. La prima è la fuga dalle urne, con una percentuale di assenti superiore alla metà. La seconda è il rafforzamento, tra i votanti, delle forze più di sistema, PD, FDI, Forza Italia, la stessa AVS. La terza è la progressiva decomposizione dei gruppi e movimenti (sedicenti) antagonisti. Sorprende

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Politica

Elezioni Europee: una analisi, una riflessione – Umberto Bianchi

Le trombe hanno appena finito di squillare, le fanfare si sono improvvisamente azzittite, il can can mediatico dell’Eurocirco si è appena concluso. Stavolta però, nel modo più spiacevole ed inatteso, per chi sperava di veder riconfermato il solito andazzo, costituito dal valzer delle sin troppo ben remunerate poltrone offerte dall’Eurocirco. A prima vista, tutti (o

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Politica

EUROPA 2024 – Enrico Marino

Il motore franco-tedesco dell’Unione Europea è in “panne”, le destre europee crescono ovunque e Giorgia Meloni si afferma come l’unico premier europeo che ha accresciuto e stabilizzato il suo consenso popolare dopo due anni di governo. Questa è l’essenza del risultato elettorale delle elezioni europee. C’è da aggiungere che la grande sconfitta di queste elezioni

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Attualità

L’Europa dopo il 9 giugno. E’ finita la festa? – Roberto Pecchioli

Ci sarà tempo per valutare le conseguenze delle elezioni europee del 9 giugno, le ricadute italiane, le dinamiche dell’UE e l’influenza sul quadro internazionale. Per ora ci limitiamo a osservare la fragorosa sconfitta dell’asse franco – tedesco che governa l’Unione da decenni; l’evidente contrarietà dei popoli d’Europa al bellicismo antirusso; lo spostamento a destra non

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Attualità Finanza

Club Bilderberg. L’oligarchia a porte chiuse – Roberto Pecchioli

È in corso a Madrid, presso il lussuoso complesso alberghiero Mirasierras, la riunione annuale del Club Bilderberg, il circolo riservato dei potenti politici, economici, finanziari, militari, giornalistici del mondo occidentale. Fondato nel 1954 dal principe Bernardo, marito della regina Giuliana d’Olanda della ricchissima casata Orange, a lungo diretto da Etienne Davignon, diplomatico, politico e finanziere

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Attualità

Agenda 2030, la menzogna oligarchica – Roberto Pecchioli

Pochi documenti riassumono la menzogna al potere quanto l’Agenda 2030 dell’ONU. La prima bugia sta nel nome e nella struttura reale dell’ONU. Le nazioni non sono affatto unite, l’ONU non ha mai evitato o risolto un conflitto. Inoltre, gli Stati aderenti non sono in piede di parità. Non solo per il diritto di veto attribuito

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