10 Aprile 2024
Attualità

Democrazia e dittatura – Gianfranco De Turris

LIBERTA’ DI PENSIERO E LIBERTA’ DI ESPRESSIONE   Che differenza c’è fra democrazia e dittatura o autocrazia? Ma che domanda banale si dirà: nella prima c’è libertà, nelle seconde no. Libertà di ogni genere come ben prevede la nostra Costituzione, anche se, su influenza del PCI, il primo articolo afferma che essa, proprio come nelle

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Società

Censura e propaganda. La democrazia dello spettatore – Roberto Pecchioli

Il sistema non ammette più deroghe e discrepanze. E’ obbligatorio essere fedeli alla linea, come ai tempi dell’Unione Sovietica. L’unica differenza è che la linea è dettata dall’apparato propagandistico ideologico delle sedicenti democrazie occidentali. Torna in auge la censura e intellettuali di antico lignaggio liberale, come Angelo Panebianco, esigono dal pulpito di grandi giornali che

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Società

Il discorso di odio – Roberto Pecchioli

L’aggressione contro le libertà procede in maniera coordinata e inesorabile, secondo il principio “della rana bollita”. Le libertà non vengono attaccate tutte insieme, ma svuotate e poi abolite pazientemente– di fatto o di diritto – tessendo una tela ordita dall’alto. In questi tempi di moralismo invertito, la giustificazione è la difesa delle minoranze – alcune

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Attualità

Sempre allegri bisogna stare – Roberto Pecchioli

I meno giovani ricorderanno Ho visto un re, la canzone scritta da Dario Fo, leit-motiv di uno spettacolo portato per anni sulle piazze e nei teatri di tutta Italia. Il ritornello era: sempre allegri bisogna stare, ché il nostro piangere fa male al re, fa male al ricco e al cardinale. Quell’invito va ora declinato

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Liberopensiero Storia

Chi dimentica il passato… – Claudio Antonelli 

Costantemente ci è proposto l’obbligo di ricordare certe tragedie storiche “affinché il passato non ritorni”. “Chi dimentica il passato è condannato a ripeterlo.” Una sua variante: la storia ripete se stessa “la prima volta come tragedia, la seconda come farsa.”  “Condannati a ripetere il passato”… Ma quale passato? “La storia si ripete…” Ma quale storia?

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Liberopensiero

Libertà di parola – Fabio Calabrese

Sabato 3 novembre 2018. Trieste è una città blindata con il centro intransitabile. Il motivo è il previsto corteo di Casapound e il contro-corteo degli Autonomi e dei Centri Sociali, del solito sinistrume assortito che vorrebbe impedire a quelli di Casapound di manifestare. In mezzo, a separare le due manifestazioni per evitare tafferugli, zone transennate

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Democrazia Liberopensiero

Gian, Sergio e il capitano – Fabio Calabrese

Anni fa ho pubblicato sulle pagine di “Ereticamente” un paio di articoli dedicati a Joe e il capitano e Antigone e il capitano. Il capitano di cui parlavo era Eric Priebke, all’epoca (eravamo nel 2013) sotto processo per i presunti crimini commessi durante il secondo conflitto mondiale. Una vicenda umana e giudiziaria che ha avuto

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Liberopensiero

L’ora dell’antisfascismo – Roberto Pecchioli

Giampaolo Pansa, giornalista di sinistra di lunghissimo corso, è costretto da anni a scrivere su giornali di destra in quanto la sua attività di libero ricercatore lo ha portato a ricostruire la storia nazionale, in particolare quella relativa alla guerra civile e ai primi anni del dopoguerra, rivelando fatti e traendo conclusioni sgradite alla narrazione

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Liberopensiero

Inquisizione Psicanalitica – Gianfranco de Turris

Psicologi, psicanalisti e psichiatri sono, ahinoi, tra le categorie professionali che più hanno aiutato le dittature a consolidarsi, basti pensare al loro fondamentale contributo nel regime sovietico a classificare come pazzi o alienati sociali tutti quei dissidenti e avversari del partito e dello Stato, soprattutto intellettuali, riempiendo così i manicomi. E questo anche a ragione

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Democrazia Liberopensiero

Il canbastardo, la guardia rossa della democrazia a taglia unica – Roberto Pecchioli

Un saggio di alcuni anni fa di Cesare Ferri, uno dei cattivi ragazzi della Milano degli anni Settanta, lungamente perseguitato dalla cosiddetta democrazia, si intitolava L’età del Canbastardo. Era un lungo monologo del protagonista, moderno Don Chisciotte, contro i mulini a vento della modernità e della degenerazione, con il linguaggio immediato e fiorito di chi

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