ROMA, 16 marzo ’68: ma fu un “suicidio”? (seconda parte)
di Giacinto Reale All’ingresso della Facoltà, seduto sulle scale, con aria abbacchiata, G riconobbe un volto noto: era Tonino, classico esempio di lumpenproletariat “fascista”, tanto semplice e buono quanto dotato di spavaldo coraggio. Barese, si era trasferito da qualche tempo a Roma, e frequentava, si diceva, gli ambienti di Avanguardia Nazionale. Al saluto ed ai