11 Aprile 2024
Esoterismo Strade d'Europa

Parigi esoterica – Luigi Angelino

Parigi, la capitale francese, è sicuramente una delle città più importanti del mondo, per l’arte, la cultura, la moda e la gastronomia. Con una popolazione dell’area comunale di poco più di 2.200.000 persone è la quinta città europea dopo Londra, Berlino, Madrid e Roma. Ma se si conta l’intera cintura urbana, cioè la “Grand Paris”(1), si arriva a circa 12 milioni di persone, posizionandosi al secondo posto dopo Londra. Secondo la rivista The Economist (2), con i suoi 28 milioni di turisti all’anno, è la città più visitata al mondo, nonché una delle più care. A seconda dei sondaggi e delle annate, il primato di città più visitata al mondo lo contende con Venezia.

L’antico nome latino di “Lutetia” (in francese Lutece) (3) lascia intuire un’antica presenza di zone paludose, dall’etimologia celtica “luto”= palude. I “Parisi”(4) erano appunto una tribù celtica che si era insediata nella zona dell’ansa della Senna corrispondente all’attuale metropoli francese. Il luogotenente di Cesare, Tito Labieno (5), nel 53 a.C., assediò l’oppidum dei “Parisi”, infliggendo loro una dura sconfitta e completando l’opera di pacificazione della Gallia. Qui i Romani stabilirono un proprio insediamento che denominarono “Lutetia Parisorum”. Essa velocemente diventò una citta romana a tutti gli effetti, sia nei costumi che assimilando la cultura latina, dotandosi delle tipiche strutture dell’epoca come il foro, le terme, l’anfiteatro, il teatro, di cui alcuni resti sono attualmente visibili all’Hotel de Cluny (6). Inoltre Lutetia fu favorita dalla posizione strategica per i commerci ed i traffici fluviali. Non a caso lo stemma della città sarà quello della potente corporazione medioevale dei Nauti (7), che per secoli guiderà le sorti del municipio. Secondo la tradizione la città fu cristianizzata dal vescovo Dionigi, che qualche secolo dopo sarà designato come patrono della città (Sant Denis). Dal IV secolo la città comincia ad essere chiamata “Paris”. Dopo la caduta dell’impero romano d’occidente e le invasioni barbariche, Parigi diventa definitivamente merovingia nel 486 con Clodoveo I (8) e nel 508 assume il rango di capitale del regno franco.

Vi è un’altra ricostruzione dell’etimologia del nome “Paris”, di grande fascino e di enorme suggestione: esso deriverebbe da “par” (parà, preposizione greca che vuol dire “presso”) in aggiunta a “Iside”, la dea egiziana. Pertanto “Paris” suonerebbe come “città vicina ad Iside”, o “cara ad Iside”. A questa si aggiunge un’altra possibile ricostruzione: “bar”, che in lingua egizia vuol dire “vascello” + “Iside”, con il risultato di “vascello” o “culla” di Iside (9). Non a caso, forse, nello stemma araldico della città di Parigi compare, oltre al “Fleur-de-lys”, la figura di un vascello a forma di luna, noto simbolo di Iside. Si narra che nell’Ile de la Citè, intorno al 360 d.C., l’imperatore e filosofo Flavio Claudio Giuliano, chiamato ingiustamente l’apostata dai cristiani (10), quando era governatore di Lutetia, essendo molto devoto ad Iside Pharia (11), avesse fatto edificare un grande tempio in onore della dea della Terra e della Luna, nonché dispensatrice della vita. Si pensa che la cattedrale di Notre-Dame sia stata costruita proprio sui resti dell’antico tempio dedicato ad Iside. Da allora il destino di Parigi sarebbe stato quello di “illuminare” il mondo, con il culto della “ragione” dei nuovi filosofi, con la pratica di nuovi culti, fino ad arrivare alla Rivoluzione del 1789, solo in apparenza dovuta alle condizioni miserevoli del popolo ed alla reazione nei confronti degli avidi regnanti.

Parigi, quindi, non è soltanto la città del romanticismo, dell’arte, della moda e della cultura illuminista: essa cela molti misteri e lati oscuri. Si può osservare il suo capolavoro gotico, la cattedrale di Notre Dame (12), partendo dalla leggenda delle sue serrature che nasconde una storia veramente inquietante. La tradizionale leggenda racconta che all’inizio del XIV secolo le serrature di Notre dame furono commissionate ad un bravo fabbro di nome Biscornet che, pur essendo onorato della designazione, era al tempo stesso molto preoccupato per il gravoso compito ricevuto. A questo punto decise di stringere un patto con il diavolo, che gli assicurò la buona riuscita dell’opera in tempo utile per l’inaugurazione. Quando arrivò il fatidico giorno, in molti andarono a cercare il fabbro, perchè era il solo a conoscere il modo di aprire le serrature della chiesa, ma lo trovarono svenuto accanto alla forgia. A quel punto per aprire le serrature fu necessario utilizzare acqua benedetta che provcò l’ira del diavolo che fece tremare la cattedrale. Di certo questa leggenda è stata favorita dalla presenza di ben 54 “gargoyle” (13) sui tetti di Notre-dame, ovvero quelle figure demoniache che traggono ispirazione dalle sacre scritture. In realtà si tratta di un falso storico, in quanto furono aggiunte soltanto nel XIX secolo e nulla avevano a che vedere con l’originario progetto gotico della cattedrale.

Ben altra è la simbologia racchiusa nella famigerata Notre Dame, che rappresenta un vero e proprio “monumento filosofale”, non caso definita da Victor Hugo (14) come “un geroglifico completo, la sintesi più soddisfacente della scienza ermetica”. Se osserviamo la cattedrale come un libro, ci accorgiamo che la sua facciata occidentale, in sintonia con le torri campanarie gemelle, raffigura la lettera “H”. Si tratta delle lettera “eta” in greco, iniziale del dio solare Helios e della lettera “het” ebraica, iniziale del nome Elia. Entrambi i personaggi sono accomunati dal simbolo del carro di luce e di fuoco, la Merkabah (15) dei cabalisti, che facilita l’ascensione al cielo. Pertanto il tempio terreno non è altro che la base per permettere all’uomo di raggiungere la vera elevazione spirituale. Molto interessante è il portale del Giudizio Universale, costruito tra il 1220 e il 1230, al centro della facciata occidentale, gravemente danneggiato nel 1771, che, pur avendo perso gran parte dei simboli originari, conserva spunti interpretativi di indubbio fascino. Sul pilastro centrale sono raffigurate le allegorie delle scienze medioevali, tra cui l’alchimia, che viene raffigurata come una donna assisa su un trono, la fronte alzata verso il cielo, recante uno scettro nella mano sinistra (sovranità) e due libri nella destra, uno chiuso (esoterismo), l’altro aperto (essoterismo) (16). Ancora più emblematica è la presenza, fra le sue ginocchia, di una scala di nove gradini che termina all’altezza del cuore. Si tratterebbe della “scala philosophorum” che conduce verso i vari passi della trasformazione dello spirito (17). Il registro inferiore del timpano è ornato con la vera e propria rappresentazione del Giudizio Universale: la scena sembra molto simile a quella riportata nella carta XX dei tarocchi: un angelo suona la tromba e molti morti risorgono dai sepolcri. Oswald Wirth (18), attento studioso del simbolismo delle carte, ha voluto scorgere in tale scena una chiara allusione al risveglio inziatico, che conduce verso una nuova esistenza. Verso l’apice del bassorilievo, san Michele e Satana pesano le anime su una bilancia e compiono la ripartizione, rivelando la tradizione di origine tipicamente egizia della psicostasia (19). Ma, osservando con attenzione la scena, sembra che il diavolo miri a falsare l’esito della pesata, mentre il bene risulta allineato sia all’esterno che all’interno. Anche in questo caso si fa un chiaro riferimento alla simbologia alchemica: Satana è la metafora della potenza creativa sulla materia volgare, mentre Michele simboleggia colui che eleva la materia ad elemento perfetto, il cosiddetto “rebis filosofale” (20).

Una costruzione molto particolare, diventata il simbolo di Parigi e della stessa Francia nel mondo, è la Tour Eiffel. Come è noto, essa fu innalzata in occasione dell’esposizione universale del 1889 e incontrò non poche resistenze da parte di politici ed intelletuali che consideravano quel gigante di ferro, non in sintonia con l’architettura della capitale francese. Il progetto fu affidato al massone Eiffel, che avrebbe dovuto provvedere anche al piano di smantellamento appena dopo l’evento dell’esposizione universale. Gustave Eiffel (21) riservò a se stesso un appartamento in cima alla Torre Eiffel, dove amava intrattenersi con esponenti della scienza e della cultura, suscitando l’invidia di molti parigini e ricevendo proposte con cifre astronomiche per l’eventuale affitto dell’appartamento. A distanza di tempo, questo luogo è diventato meta di turisti come l’intera Torre, conservando però gli stessi arredi e la stessa atmosfera creata da Gustave. Con molta probabilità, considerando anche la manifesta affiliazione di Eiffel alla massoneria, la Torre rappresentava, nell’intento del suo ideatore, la “piramide” con in cima “l’occhio che tutto vede”, appunto il suo appartamento. Ancora più significativo è il fatto che il celebre ingegnere fece incidere, sotto la balconata del primo piano della torre, come segno di gratitudine e di stima, il nome di 72 cittadini francesi che si erano distinti per i loro studi e le loro ricerche. Fu escluso il nome della scienziata Sophie Germain (22), che aveva contribuito fattivamente alla costruzione della Torre, grazie ai suoi studi sull’elasticità aerodinamica: in quanto donna, non poteva essere affiliata alla loggia massonica cui apparteneva Eiffel.

Passiamo poi ad analizzare le piramidi di vetro presenti nell’ampio spiazzo del “Grand Louvre”, edificate a similitudine delle piramidi della Valle di Giza in Egitto. Si tratta semplicemente della realizzazione di un’importante opera di architettura contemporanea oppure nasconde significati esoterici? La costruzione delle grande piramide di vetro, che sarebbe poi diventata l’accesso per uno dei luoghi più visitati al mondo, fu inizialmente osteggiata, in quanto si temeva il contrasto tra la sua struttura dall’aspetto “glaciale” con l’imponente architettura del grande palazzo intorno. Nonostante tutto, con venti anni di lavoro ed un investimento di circa un miliardo di euro, grazie al progetto dell’architetto cinese Ieoh Ming Pei (23), la grande piramide di vetro è stata inaugurata nel 1989. Ma come era già è successo con la Tour Eiffel circa un secolo prima, il nuovo monumento di vetro è divenuto popolare in poco tempo, riscuotendo enorme successo e diventando un luogo “cult” per la moda e la fotografia internazionale. Il legame della nuova opera architettonica francese con i misteri dell’antica cultura egizia è apparso subito evidente e molto forte, implicando una spiccata simbologia iniziatica e massonica. Secondo alcuni, inoltre, la grande piramide del Louvre sarebbe formata da 666 lastre di vetro, il numero che l’Apocalisse di Giovanni di Patmos attribuisce all’Anticristo. In realtà, sembra che le lastre siano 673, anche se il criterio di conteggio non è molto chiaro, a seconda del gioco di specchi creato dalle stesse lastre di vetro (24).

Vorrei, poi, brevemente accennare ai sotterranei della capitale francese. I parigini chiamano questi luoghi “Les Catacombs”, ma essi non hanno alcuna attinenza con l’uso originario del termine in ambito paleocristiano (25). Si tratta, infatti, di una serie di gallerie che si trova nell’intero sottosuolo della metropoli, utilizzate fin dall’antichità per gli scopi più vari e che si estendono su tre livelli per 300 km, fino ad una profondità di 30 metri sotto il livello stradale, mentre la metropolitana ha una lunghezza di 215 km, considerata la terza dell’Europa occidentale dopo Londra e Madrid. I primi scavi risalgono al periodo della Lutetia romana, quando il sottosuolo fu usato come cava dei materiali per i lavori di ampliamento della città. Nel corso dei secoli questa fitta rete di cunicoli è stata usata come cripta, deposito, ossario, bunker, nonché come luogo ideale per intraprendere traffici illeciti o elaborare complesse cospirazioni, come quella orchestrata dalla Cagoule (26), un gruppo armato di estrema destra che nel 1937 ivi progettò un colpo di stato. Attulamente è possibile visitare soltanto circa 3 km di questa intricata rete sotterranea, accedendo da Place Denfert-Rochereau. Il pezzo più importante di tale escursione è rappresentato dall’Ossario di Parigi, dove furono accumulate, tra il 1786 ed il 1859, le ossa di migliaia d parigini prelevati dai cimiteri cittadini, in seguito ad un’ordinanza per contenere l’affollamento dei cimiteri e limitare il rischio di epidemie. Il resto dei sotterranei è chiuso al pubblico e dal 1955 è considerato illegale accedervi. Tuttavia, alcuni gruppi, incuranti del divieto, che si fanno chiamare “les Cataphiles”, i “Catafili”, vi entrano coraggiosamente. Questi gruppi comprendono semplici appassionati del sottosuolo, musicisti, artisti stravaganti, hippie, ma anche adepti di sette sataniche o di altri rituali, che, con torce e mappe dettagliate scendono nelle viscere dei sotteranei. A questo proposito, a causa del numero sempre più crescente di avventurieri, la polizia francese ha addirittura istituito uno speciale corpo di agenti, i cosiddetti “cataflics”, addestrati nella speleologia urbana per punire e multare i trasgressori.

Ed, infine, consapevole di aver toccato soltanto pochi dei “misteri” di Parigi, racconto una mia esperienza personale nell’attraversare i giardini di “le Buttes Chaumont” (27) parecchi anni fa. Non si tratta del parco di Parigi più famoso o più esteso, ma forse è quello più sinistro ed inquietante. Questo giardino nasce dalla vanità esibizionistica di Napoleone III (28) che affiderà l’incarico all’ingegnere Alphard (29), in vista della Grande esposizione del 1867. L’ambiente, in un tardo pomeriggio d’estate, mi si presentò di una bellezza tangibile, dall’aura quasi metafisica e trascendentale. Un leggero brivido mi percorse, quando attraversai uno dei due ponti simmetrici, denominati “dei suicidi”, che si affacciano su un pittoresco lago artificiale. Ma avvertii la sensazione più strana, quando, risalendo i 173 gradini verso la collina al centro del parco, mi diressi verso il tempio chiamato della “Sibilla”(30) e ormai il cielo era striato dai colori magnetici del tramonto. Forse fu semplicemente la mia immaginazione, oppure la mia indole di ragazzo visionario, ma mi parve di scorgere una giovane donna vestita di bianco al centro del tempio. Mentre mi avvicinavo, la strana apparizione mi sorrideva e prendeva forma, ma al momento dell’improbabile contatto, quella figura evanescente svanì improvvisamente. Come appresi, in seguito, raccogliendo informazioni su quel luogo che tanto mi aveva impressionato, sembra che il tempio della Sibilla del parco di Chaumont si trovi al centro esatto di un pentagono esoterico, fortemente energetico, e che la notte sia la meta di diverse sette di iniziati e di devoti a svariati culti lunari legati all’elevazione spirituale. Da allora sono ritornato altre volte a Parigi, e, in qualche occasione ho camminato verso il Tempio della Sibilla, ma non c’era nessuna giovane donna ad attendermi. Anche questo fa parte del mistero della nostra esistenza, certe esperienze, certi messaggi metafisici possono essere vissuti solo in determinati momenti, perchè solo in quelli acquistano un senso compiuto…

Note:

1 – Per “Grand Paris” si intende non solo l’intera cintura metropolitana di Parigi, ma anche un progetto cominciato nel 2008 di modernizzazione dell’azione pubblica territoriale e di affermazione della metropoli francese.
2 – The Economist è un settimanale storico del Regno Unito con articoli di informazione da tutto il mondo edito a Londra. La prima pubblicazione è del 1843 e fu fondato dal gruppo degli attivisti liberisti. Gli argomenti trattati spaziano dalla cronaca, all’economia, alla politica, agli affari e finanza.
3 – Tra gli autori antichi che citano “Lutetia”, si possono annoverare Strabone, Tolomeo e Cesare.
4 – Il termine “Parisi” potrebbe derivare dal gallico “kwarisi”. Nel 52 a.C. i Parisi parteciparono alla rivolta contro Roma, capeggiata da Vercingetorige.
5 – Tito Labieno (100 a.C. circa- 45 a.C.), prima di diventare luogotenente di Cesare in Gallia, era stato tribuno della plebe e comandante di cavalleria.
6- Attualmente l’Hotel de Cluny ospita il Museo nazionale del Medioevo, Nel 2002 è stata ricreata l’illuminazione esterna, con risultati molto suggestivi.
7 – Il simbolo principale della città di Parigi è una nave mercantile a vela, conosciuta come “Scilicet”, che rappresentava il sigillo adottato nel XIII secolo, documentato in latino medioevale come “Sigillum Mercatorum aque Parisius”.
8 – Clodoveo I, figlio del re Childerico I e delle moglie Basina, fu il secondo re storicamente accertato della dinastia dei merovingi.
Cfr. sul tema “La Quete d’Isis”, Jurgis Baltrusaitis, Flammarion, Parigi, 1985; “Talismano. Le città sacre e la fede segreta”, Graham Hancock e Robert Bauval, Corbaccio, Milano 2004; “I sette veli di Iside la nera”, Selene Ballerini, Akkuaria, Catania 2004.
9 – In realtà Flavio Claudio Giuliano, imperatore e filosofo, adottò una politica di tolleranza nei confronti di tutte le religioni, pur cercando di ripristinare le antiche e gloriose tradizioni romane. Non vi furono mai reali persecuzioni anticristiane.
10 – “Iside Pharia” era venerata come “signora del mare”.
11 – La prima pietra per la fondazione della cattedrale di Notre-dame fu posata alla presenza di papa Alessandro III che soggiornò a Parigi nella primavera del 1163. La costruzione fu iniziata su una più antica basilica dedicata a santo Stefano, che a sua volta sorgeva su antico tempio dedicato a Giove eretto ai tempi della conquista di Cesare e forse sul tempio di Iside fatto costruire da Giuliano.
12 – Nella lngua italiana “garguglia” si può tradure come “doccione”, anche se con lo stesso termine si è passati ad indicare la figura fantastica a prescindere dalla sua funzione effettiva di doccione.
13 – Victor-Marie Hugo (1802-1885, scrittore, poeta e drammaturgo, è considerato il principale esponenete del romanticismo francese. Il suo capolavoro è considerato il romanzo “Notre-Dame de Paris”, un romanzo storico fortunatissimo, che ha come sfondo la famosa cattedrale.
14 – La Merkabah o Merkavah, conosciuta anche come “misticismo del carro” è una corrente del misticismo ebraico, che trae spunto dalla visioni estatiche di Ezechiele e della letteratura hekhalot.
15 – “Essoterico” (dal greco exoterikos, cioè esterno), indica quelle dottrine che non hanno carattere segrreto o riservato, e la cui conoscenza è accessibile a tutti. Si contrappone a “esoterico”, che invece indica una conoscenza accessibile solo agli iniziati. Carattere essoterico ed esoterico possono coesistere in una stessa dottrina.
16 – Cfr. sul tema “Misteri esoterici. La tradizione ermetico-esoterica in occidente”, Giuseppe Gangi, Edizioni Mediterranee, Roma 2005.
17 – Oswald Wirth (1860-1943), esoterista, astrologo e scrittore svizzero.
18 – La psicostasia era una cerimonia dell’antica religione egizia riportata nel capitolo 125 del libro dei Morti. Ad essa era sottoposto il defunto prima di poter accedere nel regno dell’oltretomba. Tale cerimonia è più conosciuta con il nome di “pesatura del cuore” o “dell’anima”.
19 – Rebis (dal latino “cosa doppia”) è un termine alchemico per indicare la pietra filosofale, intesa come unione degli opposti.
20 – Gustave Eiffel (1832-1923), ingegnere ed imprenditore francese, specialista in strutture metalliche.
21 – Sophie Germain (1776-1831), importante matematica francese, famosa per le ricerche nel campo delle teorie dei numeri e dell’elasticità. 22 – E’ diventata un simbolo del femminismo, per la lotta contro i pregiudizi sociali del suo tempo. Fu costretta ad usare uno pseudonimo maschile , in quanto all’epoca le donne erano ancora escluse dagli ambienti accademici.
23- Ieoh Ming Pei (1917), architetto cinese naturalizzato statunitense. Ha conseguito il premio Pritzker nel 1983 e nel 1992 è stato insignito della Medaglia presidenziale della libertà.
24 – La superficie della piramide del Louvre sembra, comunque, formata da 603 lastre di forma romboidale e da 70 triangolari.
25 – Cfr. sul tema “Parigi sotterranea-Storia dei sotterranei segreti di Parigi”, Fabrizio de Gennaro, Ed. Digital Index, Modena 2011.
26 – La Cagoule, ossia la “Organisation secret d’action revolutionnaire nationale” (OSARN), era un’organizzazione aramata francese di ispirazione fascista ed anticomunista. Ebbe come leader Eugene Deloncle.
27 – Il parco di “le Buttes Chaumont” è posizionato nella zona nord-est di Parigi ed è costruito su una grande cava. Esso contiene piante rarissime.
28 – Napoleone III (1808-1873) fu Presidente della Repubblica Francese dal 1848 al 1852 e Imperatore dei Francesi dal 1852 al 1870.
29 – Jean Charles Adolphe Alphard (1817-1891), ingegnere francese che ha preso parte all’intero riassetto urbanistico di Parigi voluto da Napoleone III.
30 – Le Sibille, nella mitologia greca e romana, erano vergini dotate di virtù profetiche ispirate ad una divinità, di solito Apollo, in grado di dare responsi, però in forma oscura e ambivalente.

 

Luigi Angelino

1 Comment

  • Rosalia 28 Agosto 2018

    Affascinante racconto su Parigi !bravo Luigi

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