3 Ottobre 2024
Attualità

Mi dimetto da cittadino italiano – Roberto Pecchioli

Dicono gli ubriachi che la colpa è dell’ultimo bicchiere. E’ vero, ma la sbornia deriva da quello che hanno bevuto in precedenza. Capita così anche allo scrivano. L’ultimo bicchiere è la richiesta di condanna a sei anni di carcere a Matteo Salvini per il mancato permesso di sbarco della nave degli schiavisti del secolo XXI, fornitori dei giovani maschi africani destinati a sostituire gli europei e gli italiani, e intanto a ingrossare le fila della delinquenza e del lavoro nero, sottopagato e senza diritti. Se davvero fosse stata convinta della sussistenza del reato di rapimento di oltre cento persone, la procura avrebbe dovuto chiedere per il Capitano una pena ben più severa. Sei anni è una richiesta troppo platealmente politica per non indignare. Nessuno dice che, eventualmente, il processo avrebbe dovuto essere a carico degli armatori e del capitano della nave, che hanno bloccato i clandestini per giorni perché volevano sbarcare solo in Italia, e non, ad esempio, in Spagna, di cui lo scafo batteva bandiera. Considerazioni senza senso: quel processo, come altri, rende attuale l’esortazione di nonna Luigia (classe 1886) quando eravamo bambini: stai lontano dalla giustizia!

Resta, all’ubriaco involontario, un’ultima decisione, la definitiva presa di distanza: le dimissioni da cittadino italiano. Mi dichiaro apolide. Già fa tristezza la carta d’identità elettronica – con il chip che significa controllo, sorveglianza, non identificazione – in cui campeggia la bandiera blu dell’Unione Europea e i cui dati sono scritti anche in inglese, la lingua coloniale. Non posso smettere di essere italiano: lo sono per lingua, cultura, nascita, sangue, sentimenti, lineamenti fisici. Qui c’è la tomba dei miei genitori e degli antenati, qui volevo vivere tra gente simile a me, che riconoscevo e capivo. La richiesta di condanna a Salvini significa la tenace volontà di farla finita con il nostro popolo. Quindi marco le distanze: resta la nazionalità, rifiuto la qualifica di cittadino di una repubblica estranea e nemica.

Troppi calici amari, come popolazione e come persone, abbiamo dovuto bere senza che nessuno ci chiedesse se fossimo d’accordo. Guerra, vendita di armi, immigrazione, Europa, distruzione scientifica, pianificata, dell’industria, del commercio, del sistema creditizio, di ogni eccellenza nostra. Sopportiamo la condizione di sudditi degli Usa, l’inesistenza di ogni sovranità, militare, politica, culturale, finanziaria, monetaria, economica, territoriale, come dimostra il processo a Salvini, il divieto di presidiare i confini. Dal momento che a nessuno sembra importare qualcosa, non resta che rinunciare a considerarsi cittadini di questo Stato, a cui lasciamo la lettera maiuscola per abitudine grammaticale.

Piccole e grandi cose rivelano un mondo in cui mi sento estraneo, io sì straniero, l’ultimo dei mohicani; perfino la tessera dei trasporti pubblici della mia città si chiama City Pass. Stringe il cuore constatare la fine – sotto ogni aspetto – di questa vecchia nazione. Riprendono le scuole e il festoso sciamare dei bambini sotto casa mostra ciò che osserviamo ogni giorno: la Babele di razze, colori, lingue, abbigliamento. Sarà inevitabile attribuire loro la cittadinanza: la sostituzione è troppo avanzata. Una nuova Italia incede e non è la nostra, nell’indifferenza della maggioranza, china sullo smartphone a scambiare futili messaggi e cliccare il fatidico “mi piace“. No, non mi piace l’Italia che vedo, imbruttita, involgarita, sfigurata, gaglioffa.

Qualche giorno fa in un bar un tizio con un teschio tatuato sul braccio ha montato una lite furiosa pretendendo di pagare un caffè – un euro e dieci – con carta di credito. Al diniego del commerciante, ha urlato che gli stava togliendo la libertà. Il mondo al contrario e la prevalenza del cretino. E del non-pensante. Affiora alla mente il lamento del morente Kurtz in Cuore di Tenebra di Conrad: l’orrore, oh, l’orrore. Orrore finale dell’agente coloniale contro ciò che fece ai popoli nativi brutalmente sfruttati, ma anche dell’uomo alla resa dei conti dinanzi all’abisso dell’inutilità di ciò che era stato, di una vita buttata via. Più modestamente, sento l’orrore dello sradicamento, lo smarrimento di non riconoscere più il mondo che era il mio. Diverse le facce e le razze, ma soprattutto opposti, incompatibili i valori e i moventi di chi si muove attorno a noi: cinismo, indifferenza, competizione, individualismo. Il mito incomprensibile del progresso che cancella.

Nessuno, o pochissimi, sembrano colpiti dal mondo capovolto. Segno che va bene così. E’ la prova che un’epoca è finita e ne avanza un’ altra, a cui non so né voglio adattarmi. Colpa mia. Non resta che mettersi da parte, lasciar fare, lasciar passare – l’imperativo liberale – e cercare di spendere quel che resta del giorno tra le cose e le persone che amiamo. Non vale più la pena impegnarsi per cambiare l’esistente. Troppo forte l’onda avversa, troppo evidente l’inutilità dell’impegno, la vanità dello sforzo, l’ostilità che circonda chi non ci sta. Lo scrittore russo dissidente Vasilij Grossman, che pagò un prezzo altissimo per la sua coerenza e non vide pubblicati in vita i suoi romanzi, scrisse “non c’è niente di peggio dell’essere figliastri del proprio tempo. Non c’è sorte peggiore di chi vive in un tempo non suo“. Raramente abbiamo sentito più nostra una frase.

Dopo decenni controcorrente, migliaia di pagine lette, studiate e scritte, parole e lotte, l’ultimo bicchiere ci ha stroncato e non vogliamo tornare sobri. L’ubriaco è felice nella sua personale isola che non c’è. Abbiamo dato e troppo spesso subìto. Meglio togliere il disturbo e ritirarsi. L’anima è stanca; all’ apolide che rinnega la cittadinanza di un tempo bastardo, il grottesco impero del bene invertito, non resta che rassegnare le dimissioni, chiedendo scusa per non aver saputo vincere la partita. Gli resta ciò che ama. Idee, sogni, suggestioni, speranze svanite, un mondo interiore ben più che realtà.

Al figliastro del suo tempo, alla patria che non c’è più, al panorama diventato sconosciuto, ai principi gettati nella spazzatura, opponiamo ciò che scrisse Ezra Pound nel Canto LXXXI:

“Quello che veramente ami rimane, il resto sono scorie.
Quello che veramente ami non ti sarà strappato,
Quello che veramente ami è la tua vera eredità“.

La conclusione del poeta è l’unica medaglia al petto dell’apolide senza più bandiera:

“Strappa da te la vanità, /ti dico strappala. /Ma avere fatto in luogo di non avere fatto /questa non è vanità. /Avere, con discrezione, bussato /perché un Blunt aprisse /Aver raccolto dal vento una tradizione viva /o da un bell’occhio antico la fiamma inviolata/ Questa non è vanità. Qui l’errore è in ciò che non si è fatto, nella diffidenza che fece esitare.”

28 Comments

  • Nemo 16 Settembre 2024

    Cominciamo da Salvini.
    E’ palesemente inadeguato al ruolo che dovrebbe ricoprire. E’ inadeguato perché è figlio del suo tempo. Salvini condivide tutte le cose “medie” degli “italiani medi”, infatti coi suoi video su Internet cerca di essere visto come “uno di noi”. Uno di noi nell’ottica di questo post significa “uno di loro”. La stessa cosa si può dire per un po’ tutto e tutti, in Italia e in generale nello “Occidente” non c’è una vera opposizione o alternativa al progetto del Mondo Nuovo perché mentre succedevano i macro-fenomeni che osserviamo, cambiava nello stesso tempo la “antropologia degli individui”. Circa il processo, dipende dal fatto che oggi essere opposizione o alternativa significa essere non solo fuori dalla “media”, estranei alla “vulgata” ma contro la Legge, quindi criminali. Va bene cosi, perché, siccome sono cambiate le coscienze, deve cambiare la Legge e una cosa che prima era “giusta” oggi è “sbagliata” e di conseguenza cose che prima erano un crimine oggi sono abitudine e cose che prima erano norma e regola oggi sono devianza e crimine. Se Tizio ti ruba la bicicletta, nessuno ci fa caso, se tu dici a Tizio che è [omissis], gravissimo reato di [fobia] o [ismo], processo e anni di galera.
    Il processo a Salvini non mi scandalizza, è una delle tante manifestazioni dei cosiddetti “fenomeni carsici” che esistono nelle profondità della società italiana e in generale dello “Occidente”.

    Riguardo i “profughi”, sono solo un simbolo e un pretesto. Infatti la sostituzione etnica non è fatta coi neri africani che in percentuale sono minoritari. La sostituzione è fatta con gente che non arriva col “barcone” e non viene traghettata dalle ONG, è fatta con gli Arabi del Nordafrica, con i Sudamericani e con gli Slavi, dai Pakistani, dai Curdi e Siriani, da chiunque tranne gli Africani. A riprova posso uscire in qualsiasi momento e fotografare le strade della mia città. Il meccanismo è elementare, in omaggio alla povertà delle menti della popolazione. Se non puoi “respingere” il “profugo” (perché colonialismo, schiavitù, questione razziale USA), non puoi respingere nessuno. Da li si passa ai due “mantra” che dovrebbero essere incisi sulla pietra, il “meticciato” come scopo della “sinistra” annunciato da Scalfari e il fatto che gli Italiani (chiunque) non hanno diritto di reclamare l’Italia per se stessi perché non gli appartiene ma è “di tutti”, come dichiarato dalla Di Cesare. Bisogna che ci rendiamo conto della estensione in tutte le dimensioni di questi concetti. Concetti che vanno ad aggiungersi a tutta la predicazione massonica sul già citato “A privativo”, come in Antimorale, Antiumanesimo, eccetera. Nota a margine, lo “jus soli” è una idea tipica del contesto coloniale tanto quanto il “meticciato”.

    Veniamo al dunque. Perché gli Italiani e gli “Occidentali” in genere ingoiano tutto questo? Perché sono dis-educati ad odiare se stessi. Con tutte le conseguenze che possono derivare da questo stato mentale. Odiando se stessi disprezzano le cose che vengono cancellate, Popoli, Nazioni, Stati, ancora, con tutti i corollari che ne derivano. In parole povere, non importa della “cittadinanza” perché si concede qualcosa che gli Italiani valutano zero oppure non ne capiscono il significato. Questa verità mi è stata svelata molti anni fa, quando il fenomeno della immigrazione era al principio, da un amico che mi chiedeva “si ma cosa c’è da difendere, da salvare?”. Torno a quanto scritto in precedenza, se la gente è piallata in modo da pensare a se stessa come un tubo con due orifizi alle estremità e niente altro, è inutile, tristemente velleitario, fare discorsi di principio. Chi non sa rispondere alla domanda “chi sono”, anzi, non è nemmeno in grado di capire la domanda, non può e non deve preoccuparsi delle cose di cui stiamo scrivendo.

    L’annuncio “mi dimetto da italiano” è vuoto di significato. Per fare l’Italia e gli Italiani gli avi dovettero combattere delle guerre che affermavano l’identità nazionale contro il proverbiale aforisma che voleva l’Italia essere solo una mera espressione geografica. L’Italia repubblicana ha archiviato il Risorgimento e l’ha progressivamente svuotato e ridotto a parodia, ri-affermando che l’Italia sia e debba essere solo una espressione geografica, per cui sono “Italiani” quelli che si trovano a risiedere nell’area convenzionalmente chiamata “Italia”. Tutti sono Italiani, nessuno è italiano.

  • Nebel 17 Settembre 2024

    Concordo pienamente.

  • Leo Grellede 17 Settembre 2024

    Premesso che, come cantava Battiato “…quante stupide galline che si azzuffano per niente …” Salvini – come tutti gli altri – rappresenta l’unutile politicodell’inutilità, non ho nessun interesse per la vicenda personale. Si apre viceversa, per l’ennesima volta, il problema della definizione dei rispettivi ruoli che la Magistratura, negli anni 70, ha completamente ridisegnato in termini di strumento del Potere di sx, nella piu’ perfetta declinazione dell'”intellettuale organico” gramsciano.La reale situazione del sistema, sotto il profilo della Giustizia e del Diritto, è apparsa in tutta la sua chiarezza durante il periodo della panscemenza, nella quale diritti individuali che sembravano acquisiti sono stati eliminati con un colpo di spugna; spugna che ancora oggi continua a lavare il genocidio in atto. La visione di Salvini come “difensore” dello Stato è alquanto astigmatica; il problema è alla radice e nessun politico ha mai avuto il coraggio e la forza di affrontarlo. Chi ci ha provato, pur con le sue colpe, ando’ ad Hamamet. Quanto accade va ascritto proprio a personaggi come l’attuale imputato che, per statura politica ed intellettuale, non puo’ rappresentare nessuno. Quindi non solo resto orgogliosamente Italiano ma, se fosse in mio potere, il primo a spedire indietro, insieme ai cd “migranti” sarebbe proprio lui. Restare in piedi tra le rovine. Questo è lo sforzo che oggi tutti – Noi – dobbiamo compiere

    • Nemo 18 Settembre 2024

      A me non sembra questione di “diritti” e vorrei anche evitare di riciclare il lessico della “sinistra” demenziale. Infatti quando mio nonno a diciassette anni era sulla tradotta verso il Piave non aveva alcun diritto, aveva solo dei doveri e Popoli, Nazioni e Stati si forgiano in quella maniera.
      Il problema secondo me è collocato altrove, insisto, è nella “morale”, cioè nel sistema di riferimento che ci viene dato e che serve a collocare le azioni delle persone rispetto a “giusto” e “sbagliato”. Salvini è lo “uomo medio” contemporaneo e quindi ha la “morale-antimorale” dello “uomo medio”. Non è colpa sua, è il risultato della operazione di ingegneria sociale planetaria. La “antimorale” contemporanea insegna che l’unica cosa che conta nella vita è il godere. Ogni idea e ogni azione devono essere funzionali al godere. La conseguenza è che Salvini, come chiunque altro, arriva fino al punto in cui sfugge le cose che gli danno fastidio e consegue le cose che gli fanno piacere. Per controllare, manipolare un Salvini, come chiunque altro, basta agire su queste due leve, cioè dargli fastidio e fargli piacere, il “bastone e carota”. Infatti alla fine lo scopo di tutta l’operazione di ingegneria sociale è fabbricare degli automi di cui è facile prevedere e controllare il comportamento. Lo stesso, incidentalmente, vale per i Magistrati, che sono solo degli impiegati pubblici che vivono l’incarico come una vincita alla lotteria e un modo per rifarsi sugli altri. Un altro luogo comune, il “lei non sa chi sono io”. Come dimostrano le dittature e le teocrazie, i Giudici attaccano il ciuccio dove dice il padrone come tutti gl altri. Se la Magistratura italiana agisce come sparafucile della “sinistra” questo dipende dal fatto che la “sinistra” agisce come sparafucile della Massoneria e quindi paga meglio degli altri.

  • Carlo 17 Settembre 2024

    Ho letto con interesse e attenzione l’articolo che condivido appieno. Anzi, è una riflessione e una decisione che “in animo” avevo già preso. Questo è un posto che non è più il mio, nel quale io sono estraneo, sono di un “paese” che non c’è più. Ma questa riflessione mi dà tranquillità e serenità perchè, come colui che si è allontanato dalla propria patria per vivere (male) come straniero, sta per lasciare il suolo che non gli appartiene, che non è il suo, e sta per tornare a casa.

  • Primula Nera 17 Settembre 2024

    Certo che Salvini è un politico assai modesto e che rappresenta aspetti anche deleteri dell’italiano medio ; tuttavia penso dovremmo fare meno sofismi, perché è evidente che questo processo farsa si sta svolgendo a causa della sua attività anti ong ,oltre che a scopo intimidatorio contro chiunque voglia opporsi in futuro a politiche o azioni favorenti le migrazioni di massa nel nostro paese, un vero e proprio “avvertimento” di stampo progressista…
    Che poi come intelligenza politica Salvini non sia né Gramsci né Lenin, ma neanche (più modestamente)Craxi è lapalissiano, ma questo dovrebbe impedirci di dire che quello che sta subendo sia una porcata ?
    Quanto all’essere esuli in patria,per quanto mi riguarda, mi sento tale ormai da anni, non è stata certo questa la fatidica goccia…

    • Nemo 18 Settembre 2024

      Manca un passaggio.
      Dai tempi di Pericle la “democrazia” altro non è che la rappresentazione dei “valori” del “popolo” che la esprime. Non a caso agli antichi non piaceva, trovavano migliore la aristocrazia, come il Senato romano dove gli aristocratici terrieri prendevano decisioni per conto di tutti. La ragione era che l’aristocratico veniva misurato secondo i “valori” della sua classe mentre la Plebe di fatto non aveva “valori” se non quelli delle esigenze immediate.
      La gente come Lenin non fa parte del “popolo”, viene sempre da una qualche aristocrazia, nel caso in oggetto Lenin mi risulta fosse figlio di un accademico e di una ereditiera ebrea. Fidel Castro era figlio di un latifondista. Karl Marx non ha mai lavorato un giorno in vita sua. Robespierre veniva da una famiglia di avvocati e notai, se ricordo bene. Bisogna vedere se la “rivoluzione” o la “lotta di classe” sono idee che vengono da qualche complesso di colpa dei privilegiati o se più banalmente è lo strumento per scalzare una elite dominante e rimpiazzarla con un’altra.
      Tutto questo per dire che Salvini è figlio della stessa “mamma” che ha partorito il PM che lo accusa e la stessa “mamma” che pontifica alla Festa dell’Unità, oppure ancora la stessa “mamma” che partecipa ai sondaggi online del Movimento Cinque Stelle. Non c’è nessuna discontinuità, al contrario, c’è uniformità. La uniformità dello “anti” o dello “a-privativo”, l’uniformità del nulla che coincide con il tutto.
      Il PM che afferma che i Diritti Umani vengono prima della difesa dei confini della Patria cancella la memoria di mio nonno e dei milioni di Italiani che hanno sacrificato piccole cose, grandi cose e alla fine anche la vita, anteponendo la definizione e la difesa dei confini a qualsiasi ALTRO diritto, proprio e altrui. Negando e cancellando la memoria come se fosse una aberrazione, il PM cancella Salvini come una aberrazione ma siccome lui e Salvini sono la stessa cosa, cancella se stesso.
      Addiveniamo quindi alla verità. Il processo a Salvini è il processo a tutti noi e la “morale-anti-morale” consiste nell’affermare che ci dobbiamo vergognare di esistere, dobbiamo fare del nostro meglio per estinguerci, sparire e lasciare il posto allo Uomo Unico di Scalfari. Lo “scopo della sinistra” che poi è lo scopo che gli viene assegnato dalla Massoneria Apolide. Nell’incoscienza generale, perché le cose importanti sono le rate del mutuo e prenotare il viaggio in Cappadocia per le ferie.

  • UnUomo.InCammino 17 Settembre 2024

    Piu’ volte mi rendo conto di essere un disadattato sociale (qui leggo che… sono in compagnia).
    Questo estraneamento mi consente pure di osservare il degrado generale (l’agio di lustri non puo’ che produrre molte persone mediocri) che viene coltivato come obiettivo: l’uguaglianza non puo’ che essere un livellamento al peggio.
    Purtroppo i sovranisti, che in senso letterale, come popolari, “borghesi” sono sinistra sovranista, non certo la destra di latifondisti e aristocratici che se ne ando’ colle ghigliottine, condividono molti disvalori demagogici, cosa che e’ sottolineata anche nei commenti. La demagogia significa anche programmi banderuola, che vanno come tira il vento delle richieste di piazza (si pensi solo al voltagabbana relativo al ponte sullo stretto o alla demagogia del piu’ tutto per tutti).
    Un qualsiasi partito che proponesse le cure (non solo il contrasto alla guerra migratoria, pensiamo pure al ripianare debito e deficit, una sana austerita’, spartanita’, l’amore per la propria lingua che non e’ l’inglesano orribile che e’ di moda e altro, una qualsiasi diminuzione, anche lieve, di questo consumismo che e’ alla base di ogni degrado, corruzione) raccoglierebbe lo zero virgola percento.

    Conosco a sufficienza la Germania e non sarei cosi’ feroce sullo “italiano medio”: anche solo osservando la barbarie degli stranieri che ci vengono imposti per gli interessi economici e ideologici di varie oligarchie, castalie, diventiamo “popolo eletto”: ci sono anche i “tedeschi medi” o i “bielorussi medi”, non e’ detto che siano in assoluto migliori.
    In genere le societa’ opulente, le societa’ signorili di massa, perdono il contatto colla realta. Aggiungo pure che l’urbanismo sempre piu’ spinto e’ una fonte formidabile di patologie di ogni tipo, anche esse cosi’ adorate dai sinistrati, elevate a valori e obiettivi nel loro mondo al contrario.
    L’autorazzismo masochistico e’ una delle malattie piu’ diffuse a sinistra, direi meglio evitare.

    Bisogna anche sostenere dei rappresentanti non eccelsi perche’ il peggio preme, spinge, tutto intorno.
    Come dice il mio papa’, per citare un frizzo partenopeo, meglio cosi’ che peggio!

    • Leo Grellede 17 Settembre 2024

      Mi permetto solo di osservare che questo Governo ha il primato di sbarchi di alieni e che il leghista non ha mosso un dito al riguardo. Adesso che viene preso nella rete, il tapino geme alti lai: pagliaccio che cerca solidarietà. Non la mia

      • nemo 18 Settembre 2024

        Falso.

        Tra l’altro, l’espressione tipicamente “sinistra” di “questo governo” fa leva sulla ignoranza generale degli Italiani che non capiscono il concetto che le Leggi non le fa il Governo, le fa il Parlamento. Il Governo è il Potere Esecutivo e ha la funzione dell’Amministratore del Condominio dove la Assemblea Condominiale è il Parlamento. L’Amministratore viene incaricato dalla Assemblea e può decidere di testa sua solo per le urgenze, soggetto comunque alla approvazione assembleare. La Magistratura, che è il Potere Giudiziario, IN TEORIA applica le Leggi approvate dal Parlamento. Per concludere, il Parlamento DOVREBBE AVERE la supremazia in una Repubblica Parlamentare.

        “Questo governo” esiste in quanto tale perché esiste a monte una maggioranza parlamentare.

        Adesso domandiamoci perché negli ultimi tempi si parlava solo di riforme costituzionali e riforme della struttura parlamentare (riduzione, abolizione del Senato, creazione della Camera delle Regioni, eccetera). Compresa la famosa “scatoletta di tonno” dei Cinquestelle.

        Altra comunicazione alla plebe ignara. Gli “sbarchi” non influiscono minimamente sui numeri della immigrazione. Io abito in un quartiere di immigrati che sostituiscono i vecchi mano a mano che questi muoiono nelle case fatiscenti della periferia. Di questi immigrati NESSUNO è “sbarcato” e NESSUNO sarebbe stato intercettato dal “blocco navale” promesso e mai eseguito. In Italia ci sono MILIONI di immigrati e di questi una frazione minima arriva col proverbiale “barcone”. Il “barcone” è un simbolo, un luogo comune, uno stereotipo, che serve ai “globalisti” per sostenere l’equazione dell’immigrato uguale profugo e naufrago, facendo scattare la doppia trappola del diritto di asilo e del soccorso in mare. Serve anche alla “pseudo-destra” cialtrona per sostenere l’idea di una invasione in stile “300”, ignorando a bella posta tutto il resto, cioè come vengono VERAMENTE gli immigrati in Italia (traghetti, treni, autobus, aerei).

        Per l’edificazione delle masse, suggerisco di fare un giro su Youtube e guardare i video in cui i “nuovi italiani” spiegano ai loro compatrioti come venire in Italia a vario titolo, per lavorare, per studiare, per la fica, eccetera. Una cosa che Salvini non ha mai nominato nei suoi discorsi è il fatto che gli immigrati vengono incentivati in tutti i modi a partire da quando sono seduti in terra al loro paese e guardano i video di Youtube (quando non guardano i porno). Perché si sono investite risorse inimmaginabili per mettere lo scemofono collegato ad Internet in mano ai cannibali.

  • Anonimo 17 Settembre 2024

    “L’ultimo bicchiere è la richiesta di condanna a sei anni di carcere a Matteo Salvini per il mancato permesso di sbarco della nave degli schiavisti del secolo XXI, fornitori dei giovani maschi africani destinati a sostituire gli europei e gli italiani, e intanto a ingrossare le fila della delinquenza e del lavoro nero, sottopagato e senza diritti. Se davvero fosse stata convinta della sussistenza del reato di rapimento di oltre cento persone, la procura avrebbe dovuto chiedere per il Capitano una pena ben più severa. Sei anni è una richiesta troppo platealmente politica per non indignare. Nessuno dice che, eventualmente, il processo avrebbe dovuto essere a carico degli armatori e del capitano della nave, che hanno bloccato i clandestini per giorni perché volevano sbarcare solo in Italia, e non, ad esempio, in Spagna, di cui lo scafo batteva bandiera.

    “Il 26 giugno 2019, fu Carola Rackete, donna di trentun anni e Capitana della Sea Watch 3, ad entrare in acque territoriali italiane, nonostante il divieto indetto dal ministero dell’Interno. In seguito ad un ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo, che non ha dato seguito alla richiesta, e giorni interminabili di attesa, la Capitana ha deciso di forzare il blocco, accedendo al porto di Lampedusa per attraccarvi e far sbarcare tutte le persone a bordo. Ha sempre dichiarato di essersi sentita in obbligo morale, che quell’azione rappresentava l’unica possibilità di salvare 42 migranti, ormai allo stremo delle forze, esausti”

    Qui abbiamo due situazioni contrapposte,a me pare chiaro che dove c’è la politica destra e sinistra senza distinzione ,la risposta te la devi cercare da te per non rimanere in uno spazio confinato ,vale a dire che altri tracciano per te.

    Saluti

    • Nemo 18 Settembre 2024

      A me sembra evidente che il problema non è la nave della signora X ma il fatto che appena l’immigrato mette piede in Italia guadagna la “cittadinanza di fatto”. Tutta questa faccenda si riduce nell’affermare il “diritto” di introdursi in Italia a piacimento. Da questo “diritto” discende poi meccanicamente la sostituzione etnica in risultato della “cittadinanza di fatto”, cioè che da una parte l’immigrato ha gli stessi diritti di un cittadino italiano e dall’altra non può essere arrestato ed espulso in nessun modo. Infatti abbiamo le galere piene di “nuovi italiani”. Con effetti tragicomici quando un cittadino giapponese (a caso) deve lasciare l’Italia una volta scaduto il termine del visto. Ennesimo esempio di discriminazione alla rovescia, tanto verso gli Italiani che verso tutti gli altri che non sono “immigrati” ma “viaggiatori” o “ospiti”.

  • Primula nera 17 Settembre 2024

    Proprio il processo a Salvini ha portato questo governo ad agire blandamente (eufemismo)sulla questione dell’immigrazione clandestina ; l’intimidazione è riuscita perfettamente !
    Posso comprendere il loro timore, quello che rimane inaccettabile è la presa in giro a base di promesse inattuabili(non mi aspettavo il blocco navale,ma non certo la sbracata…) ; ancora peggio è il tirar fuori lo “ius scholae” , inesistente nei programmi ufficiali di questa coalizione: un insulto nei confronti dei propri elettori ; ecco ,la marmaglia progressista ritiene zoticoni o allocchi coloro che votano il centrodestra,non vorrei che la destra di governo pensasse la stessa cosa, perché certi suoi comportamenti porterebbero a sospettarlo…

    • Nemo 18 Settembre 2024

      Il “governo” non c’entra niente.

      Attenzione a quello che desideri. Se ti promettono la difesa della frontiera ne consegue che per mantenere la promessa dovrai presentarti al distretto militare. Tu o tuoi figlio e tuo nipote. A meno che tu non pensi che ci vada qualcun altro pagato apposta, cosi da sollevarti dall’incomodo e allora torniamo all’immigrato pagato per fare la guardia agli altri immigrati, come al principio del collasso dell’Impero Romano.

      Lo “jus pincopalla” è l’idea di qualcuno che si siede a tavola servito dal cameriere filippino. Però torniamo al solito problema, se i ragazzi sono diseducati ad odiare se stessi e travestirsi da qualcun altro, ne consegue necessariamente che nessuno da valore alla “italianità” intesa come “sangue e terra”, il principio fondante degli Stati Nazionali.
      Non si può pretendere che la Meloni parli ed agisca come Giovanna D’Arco alla Guerra dei Cent’anni perché gli Italiani sono intimamente convinti di dovere estinguersi e sparire per essere rimpiazzati da qualcosa di meglio, per la stessa ragione per cui escono la sera per mangiare pseudo-sushi o pseudo-kebab oppure vanno a fare il safari fotografico.

      • Primula Nera 18 Settembre 2024

        Nemo, a parte che continuando di questo passo (con le provocazioni alla Russia), fra un po’ ci dovremo presentare davvero al distretto militare…comunque non sono in disaccordo quando stigmatizzi l’odio che gli italiani(e gli europei in genere) hanno verso se stessi e verso la cultura e tradizioni del proprio paese (Scruton parlò già nel 2004 di “oicofobia”) ; tuttavia quando roccaforti del potere come le università e la magistratura sono (in buona parte)pregne di spirito progressista e antinazionale, non ci si può stupire se si sia arrivati a questo punto : le prime forgiano classi dirigenti e indirizzano la produzione culturale che influenzerà anche le nuove generazioni,la seconda stabilisce quello che è lecito ed etico rispetti a ciò che è moralmente inaccettabile.
        Non è che i giovani siano così perché è arrivato un morbo che li ha fatti rincitrullire, sono anni di propaganda (di produzioni culturali tossiche e sentenze spesso pregne di ideologia)che li ha forgiati in questo modo.

        • Nemo 18 Settembre 2024

          Correggerei questo punto: i giovani sono cosi perché i genitori li abbandonano a loro stessi.

          Sulla “Russia”, non hai capito come funziona il meccanismo. La “Russia” non subisce nessuna “provocazione”, altro neologismo che viene dalla cattiva traduzione dal “russo”. Il problema è che da secoli la “Russia” è dilaniata da due ideologie contrarie, una che vorrebbe portare la “Russia” in Europa e l’altra che invece postula la “unicità” del “Mondo Russo”, con vari deliri tra la Guerra Santa e il Terzo Reich.

          In questo momento storico, davanti alla constatazione del fallimento complessivo della “Federazione”, davanti al fatto che il “Mondo Russo” è nel Terzo Mondo, da cui tutti vorrebbero fuggire e infatti tutti i capoccia hanno beni e famiglie in Occidente, come capita in tutte le situazioni analoghe, facciamo il caso del “Mondo Musulmano”, piuttosto che fare i conti colla realtà si preferisce partire con la mistica della “passata età dell’oro” e della “ortodossia”, che di conseguenza postula anche il “satana straniero” come agente di tutte le disgrazie.

          Io ho prestato servizio militare e mentre ero li avevamo un solo nemico ipotetico che guarda caso era la “Russia”. C’è stata la parentesi post-comunismo in cui ci eravamo illusi che prevalesse l’altra ideologia, quella della “Russia europea”. Siamo stati ottimisti, guardavamo i ricchi e le mignotte e non abbiamo voluto guardare il balrog che si agitava negli enormi spazi vuoti e nei villaggi di baracche.

          • Christian (Primula Nera) 18 Settembre 2024

            Beh la Russia subisce chiaramente provocazioni da parte degli americani e dai loro alleati europei da tantissimo tempo, perlomeno sin dalla caduta del Muro.
            Per prima cosa hanno esteso l’influenza della Nato fino alle porte della Russia ; in tempi più recenti hanno organizzato rivoluzioni colorate ovunque in funzione antirussa, la più tragica quella in Ucraina(regista la signora Nuland quella del”fuck the Eu”…) che ha cacciato un presidente democraticamente eletto Yanukovich(filo russo), per piazzarvi il magnate filo-occidentale Porosenko ; la pulizia etnica in Donbas ; la finta pace dei protocolli di Minsk 2 che servivano a prendere tempo e a consentire di armare per bene l’Ucraina (non lo dico io, l’hanno detto Porosenko, Merkel, Hollande e forse anche qualche altro) ; nel 2021 tre grosse esercitazioni militari congiunte Nato-Ucraina ; i tentativi recenti di destabilizzare la Bielorussia (e persino il Kazakistan) con un’altra bella rivoluzione colorata; etc, etc, veramente troppi i punti da elencare.
            Direi che finora Putin e i Russi hanno mantenuto un bel po’ di sangue freddo…

  • Primula nera 17 Settembre 2024

    Rispondevo a Leo Grellede…

    • Primula Nera 18 Settembre 2024

      …Sangue freddo, considendo le linee rosse che l’Occidente continuamente oltrepassa anche nel corso della guerra (palesemente per procura da parte ucraina),contando sulla volontà russa di non scatenare conflitti diretti con la Nato.
      Ma quanto durerà ?

    • Nemo 20 Settembre 2024

      “Beh la Russia subisce chiaramente provocazioni da parte degli americani e dai loro alleati europei da tantissimo tempo, perlomeno sin dalla caduta del Muro.”

      Insisto che il termine “provocazione” non ha senso in questo contesto.
      Partiamo dal Muro ma dovremmo partire dalla sudditanza psichiatrica di milioni di Italiani verso la “Russia” intesa come Terra Santa da cui emanava la grandiosa religione del Comunismo realizzato. Post Muro la “Russia” era la stessa cloaca di oggi ma invece di esserci un dittatore con il suo apparato di leccaculo e armigeri, c’era la guerra per bande degli “oligarchi” con le loro organizzazioni mafiose. Dato che per lo “Occidente” non era una bella prospettiva che finissero sul mercato bombe atomiche, gas nervini, armi biologiche e gli scienziati dei rispettivi laboratori, si è proceduto a MANTENERE la “Russia” con ogni forma possibile di “aiuto”. Dal mandare petti di pollo per sfamare i moscoviti a finanziare la dismissione dei sottomarini coi loro bei reattori nucleari bucati, fino alla Agenzia Spaziale coinvolta nella ISS. Quindi la VERA “provocazione” è il complesso di inferiorità e la frustrazione che viene dalla constatazione che tra le ambizioni e il “dato di fatto” c’è una bella differenza. Certo non è “provocazione” cercare di integrare la “Russia” in Europa e perfino nella NATO, se non per il fatto che sarebbe trattata per quello che è, Terzo Mondo, quindi inevitabilmente colonizzata da idee e cose. Putin può anche vivere senza elettronica e senza Internet e masticare amaro e rodersi il fegato ma sono tutte cose che la “Russia” si vede imporre, non può imporre perché non ce l’ha. Non ha niente da dire e niente da dare.

      Per prima cosa hanno esteso l’influenza della Nato fino alle porte della Russia

      Non capisco il senso della espressione “estendere l’influenza”.
      Se passa una top model io la vedo e vorrei che mi considerasse come suo fidanzato. La top model non “estende l’influenza”, esercita potere di seduzione per quello che è, per quello che ha e che io vorrei che mi facesse toccare.
      lo “Occidente” esercita la seduzione anche verso la “Russia” solo che mentre gli altri Paesi dell’Est non vivono questa seduzione come un affronto ma come una opportunità, i “Russi” non riescono a fare i conti col “dato di fatto” e reagiscono col solito meccanismo folle del “satana straniero”. La fanfaluca del “satana straniero” la vendi in tutti i contesti analoghi, dove la gente vorrebbe ma non può.

      “in tempi più recenti hanno organizzato rivoluzioni colorate ovunque in funzione antirussa”

      Non capisco in cosa consista la “funzione antirussa”. Torniamo alla faccenda del Muro. Erano “antirussi” i Tedeschi dell’Est che rischiavano la pelle per saltare oltre il Muro e lasciare il “Paradiso dei Lavoratori”, che nel frattempo per voialtri stramboidi è diventato il “Mondo Russo”? Sono “antirussi” i Polacchi che si ricordano di quando gli toccava mangiare le pantegane arrosto? Sono “antirussi” tutti i Popoli dell’Est che vedono i “Russi” più o meno come gli Irlandes vedono i Britannici? Il punto della faccenda è che nessuno è costretto a fare niente ma tutti vogliono VIVERE MEGLIO e la “Russia” è PEGGIO. Peggio materiale e peggio ideale. Plain and simple.

      “che ha cacciato un presidente democraticamente eletto Yanukovich(filo russo), per piazzarvi il magnate filo-occidentale Porosenko”

      Contraddizione. Se è “democratica” l’elezione di Tizio, è “democratica” la sua deposizione. Mussolini è diventato Presidente del Consiglio più o meno “democraticamente” ed è finito ammazzato in malo modo più o meno “democraticamente”. Qui per sostenere la tesi demenziale della “Russia democratica” contro lo “Occidente antidemocratico” devi introdurre il solito discorso per cui gli Ucraini (come i Polacchi, i Lettoni, chiunque) sono ridotti allo stato di robot telecomandati dalla CIA coi nanobot. Poi aggiungi i biolab. Per il Rasoio di Occam dovremmo preferire la spiegazione più semplice e cioè che tutti vogliono mangiare gli hamburger americani con le patatine fritte e la coca cola e nessuno vuole magiare la merda “russa” o fare la fame.

      “la pulizia etnica in Donbas”

      Uffa che noia. Questa scusa la usava già il buon Adolf.

      “nel 2021 tre grosse esercitazioni militari congiunte Nato-Ucraina”

      Quindi? Mamma mia tre grosse esercitazioni. Nel mio anno di naja ne ho fatte due. Tra l’altro la “Russia” è stata invitata a più riprese ad assistere e anche a partecipare alle esercitazioni NATO. Quando era “partner”. Il problema è che la “Russia” non conta un cazzo e pretenderebbe di contare come gli USA.

      “i tentativi recenti di destabilizzare la Bielorussia (e persino il Kazakistan) con un’altra bella rivoluzione colorata; etc, etc, veramente troppi i punti da elencare.”

      Ripeto, Bielorussi e Kazaki vogliono mangiare la salsiccia con le patate, non vogliono mangiare le pantegane arrosto o stare a digiuno in omaggio alle icone russe. Evidentemente preferiscono avere a che fare con gli Americani piuttosto che coi “Russi”.

      Direi che finora Putin e i Russi hanno mantenuto un bel po’ di sangue freddo

      Diresti piuttosto che non possono fare altro. Sono solo dei pezzenti. Come gli Iraniani, i Coreani e tutti gli altri amichetti del circolino del Mondo Multipolare. Magari Dio è con loro, tornando al vecchio Adolf ma si dice “aiutati che Dio ti aiuta”, se sei pezzente puoi fare poco a parte strepitare e battere i piedi per terra.

      • Primula Nera 20 Settembre 2024

        Nemo,io la vedo in modo totalmente diverso. È frutto di certa presunzione occidentale ritenere che tutti i popoli della terra siano attratti dal nostro modo di vivere come le falene dalla luce…In questo momento ,anzi, credo proprio che Usa,Israele e colonie europee varie ,siano viste con una certa ostilità (anche con ragione)da buona parte della popolazione mondiale.

  • Leo Grellede 19 Settembre 2024

    Chi afferma deve provare. Regola generale. Nemo scrive: Falso. Mi spiace ma non è informato. Secondo i dati del Dip. Pubblica Sicurezza, nel 2022 sono entrati 3053 alieni. 6460 nel 2023. 3.169 ad agosto 2024. Quindi non c’è bisogno di replicare (Il Governo di Lady Sbarchy è del settembre 2022). Veniamo alla lezione di diritto costituzionale. Premesso che frequento le aule di Giustizia da circa 40 anni, basta leggere un qualsiasi manuale di diritto costituzionale per apprendere che già negli anni 70 la funzione del parlamento era stata svuotata dalle commissioni dove, con il lavoro svolto dalle lobbies, i partiti, con i loro rappresentanti, portano alla votazione testi già concordati in commissione. Pertanto quanto affermato non ha alcuna corrispondenza con la realtà da almeno 50 anni. .Quanto alla questione degli sbarchi, c’è un errore lapalissiano: un conto sono i soggetti già presenti sul territorio italiano (tra i quali Nemo vive), un conto sono gli alieni che provengono quotidianamente e illegalmente nel nostro paese. Al settembre 2021 sono 5.039.637 che sono, proprio perchè registrati, al 90% legali. Poi ci sono gli sbarchi che “questo governo” ha, incontrovertibilmente – vedi sopra – fatto aumentare. In ultimo. Il Governo ha chiuso in casa milioni di italiani con la panscemenza con semplici DPCM. Quindi, il solo Min. della Giustizia ha poteri enormi, se vuole. Viceversa “questo governo” non solo è allineato ma è anche FALSO. La SX è normale che sia favorevole al cd. replacement” ma il CDX dovrebbbe essere all’opposto. Prosit ai boccaloni

  • P. 19 Settembre 2024

    Leo G.

    Concordo. Cdx e sx 2 facce della stessa medaglia, eterodirette. Come acutamente osservato da qualcuno, l’una vaselina, l’altra carta vetrata. E come osservato da altri: “si può giocare a Monopoli cambiando la forma delle pedine, ma il gioco rimane il medesimo”. Considerazioni semplici, forse naïf, ma di comprensione immediata e indiscutibile.

  • Nemo 20 Settembre 2024

    “basta leggere un qualsiasi manuale di diritto costituzionale”

    Dove l’ho sentita questa? Ah si, su Radio Radicale quando fanno le dirette dal Parlamento. OGNI singolo intervento della “sinistra” comincia e finisce con l’appello alla Costituzione e alla “letteratura” del “diritto”.
    C’è solo un piccolo dettaglio in proposito, che il problema dei problemi che si trova a monte di tutti questi discorsi è che la Costituzione è diventata come il Codice di Hammurabi da quando è stata SUBORDINATA al fantomatico “Diritto Internazionale”. I Magistrati possono scegliere quali reati perseguire e come, in spregio alla famosa “obbligatorietà dell’azione” e possono anche scegliere a seconda di come conviene se riferirsi alle Leggi italiane oppure se appellarsi al “Diritto Internazionale” che poi finisce per arrivare a non distinguere tra Legge e dichiarazione di principio o comandamento divino. Lo scrivevo altrove, viviamo un un’epoca in cui se qualcuno mi ruba la bicicletta ormai è considerato come la carie, capita. Non ha senso disturbarsi a presentare denuncia tanto il furto non è più reato, è una abitudine ricreativa un po’ come farsi le canne. Se io vedo il ladro e gli grido un insulto che fa riferimento ad una “diversità” o una “minoranza”, finisco in tribunale e rischio la condanna esemplare. Figurarsi poi se gli faccio lo sgambetto e questo cade e si sbuccia un ginocchio. Ergastolo. Ovviamente io non lavoro nel “diritto” epperò da fuori direi che se siamo arrivati qui è perché va bene a tutti. Da una parte mi fa ridere l’idea che la Magistratura si “auto-governi”, sapendo tutte le cose che sappiamo e che vengono negate con un altro famoso ritornello, quello del “rispetto”, tanto dei Magistrati che delle loro sentenze. Cosa è seguito alla faccenda Palamara? Niente, hanno estromesso il personaggio diventato scomodo e business as usual.

    Il fatto che esistano i gruppi di interesse e che il parlamento voti in maniera concordata in precedenza è qualcosa di connaturato alla “democrazia”.

    Detto questo, torniamo al “questo governo”.
    Possiamo stare qui a citare numeri a capocchia fino alla fine del mondo ed è inutile. Quando dico che è falso che il Governo abbia determinato un aumento della immigrazione non mi serve citare una fonte e dei dati, mi bastano due cose, il pregresso e la constatazione che NON SAPPIAMO QUANTI IMMIGRATI CI SONO. Gli “sbarchi”, intesi come il proverbiale “barcone” che arriva dalle coste dell’Africa e che viene soccorso dalle ONG, oggetto del contendere per la faccenda di Salvini, rappresentano una quota minima del totale, perché alla maggior parte degli immigrati, che non sono “profughi”, non serve usare quel metodo estremo per introdursi in Italia. Insisto per l’ennesima volta, nel Comune dove vivo, che ha tra 50 e 70 mila abitanti e che originariamente fu costruito per ospitare i Meridionali che venivano a popolare le fabbriche, non si vede più un italiano in giro, sono tutti stranieri. Ma NESSUNO è arrivato col “barcone”, nessuno è qui con lo “sbarco”. Arrivano con mezzi convenzionali, uno si sistema e poi fa venire parenti e amici. Il fatto che siano “registrati” mi fa abbastanza ridere e per capire di cosa parlo basta stare dieci minuti dentro gli uffici della Polizia.

    Non capisco il senso, la ragione, lo scopo, tanto di Salvini che “blocca la nave” che il discorso contrario che si fa qui circa il “Governo” che aumenta gli immigrati. Per prima cosa Salvini ha fatto una azione meramente simbolica che non aveva la minima conseguenza, che fosse “locale” sugli immigrati bloccati, che infatti sono scesi e sono spariti nel nulla o che fosse “generale”, rallentando (ottimisticamente bloccando) cento persone su migliaia che si muovono su e giù ogni giorno. Torno a dire, se i Prefetti facevano (fanno?) circolare gli autobus di notte per distribuire africani in tutti i paeselli dell’Italia e poi te li ritrovi la mattina dopo seduti sotto il monumento ai caduti, i “nuovi italiani” miei concittadini non chiedono niente a nessuno, vanno e vengono come gli pare. Mi capita ogni tanto di girare per le strade tra i capannoni e arriva un furgone, scendono tot persone con le borse che si disperdono in tutte le direzioni e il furgone riparte. Da quello che ho visto questo sistema è usato dagli slavi e dai sudamericani e non so come si muovano i magrebini o i pakistani. In questo quadro non solo non ha senso cianciare di “aumento” o “diminuzione” ma è perfettamente inutile, nel senso che ce la suoniamo e ce la cantiamo tra di noi mentre il mondo va avanti per conto suo e le due cose sono del tutto scollegate.

    “Al settembre 2021 sono 5.039.637”
    Come no. Quando hanno aperto il mio box insieme a tutti i box del condominio e mi hanno rubato la bicicletta, solo io sono andato dai Carabinieri a fare la denuncia. Non ho idea di cosa abbiano rubato negli altri venti box del condominio. Quindi adesso c’è un “dato” che riporta al Settembre 2024 numero 1 furto. Potrebbero essere 100 o 1000 ma siccome nessuno ha ritenuto che servisse fare la denuncia, non lo sapremo mai. Moltiplicato per tutti i box di tutti i condomini.

    “che sono, proprio perchè registrati, al 90% legali.”

    Li devono registrare con le impronte digitali o meglio la scansione della retina, altrimenti sappiamo che usano identità fittizie. Loro e i parenti e gli amici.

    “Poi ci sono gli sbarchi che “questo governo” ha, incontrovertibilmente – vedi sopra – fatto aumentare.”

    Parentesi di logica ed è un peccato che una persona con una certa cultura non ci arrivi da sola.
    Mettiamo che il Governo sia incapace o anche colluso. Quello che può fare è rimanere passivo, omettere la sorveglianza, omettere la “azione di contrasto”, posto che è una azione che è avversata dal “Diritto di Migrare” e quindi dalla Magistratura militante. Nessun Governo “FA AUMENTARE” gli sbarchi perché il Governo non fornisce le imbarcazioni, non gestisce l’imbarco, non recluta Africani. L’espressione da usare logicamente sarebbe “il Governo non ha fatto diminuire gli sbarchi” e l’affermazione postula che un qualsiasi Governo sia in condizione di farlo. Tornando a sopra, è come dire “Il Governo ha fatto aumentare i furti” come se il Governo mandasse in giro della gente a rubare, quando si dovrebbe dire “il Governo non ha fatto diminuire i furti”, come sopra.

    “Governo ha chiuso in casa milioni di italiani con la panscemenza con semplici DPCM.”

    Quindi? Come si collega il “lock down” con l’immigrazione?

    “il solo Min. della Giustizia ha poteri enormi, se vuole.”

    Si, come Salvini, ha il potere di mettere il bastoncino tra le ruote di un macchinario enorme che si muove molto sopra il livello del Governo e che non viene minimamente influenzato dal bastoncino. Poi ha il potere di trovarsi contro una parte del Parlamento che non solo interroga eccetera ma vota per concedere l’autorizzazione a procedere e poi ancora ha il potere di trovarsi in tribunale con accuse di crimini contro l’umanità. Tipo un massacratore che riempe fossi di cadaveri.

    “Viceversa “questo governo” non solo è allineato ma è anche FALSO. La SX è normale che sia favorevole al cd. replacement” ma il CDX dovrebbbe essere all’opposto. Prosit ai boccaloni”

    Daccordo adesso però gentilmente mi illustri in cosa consiste “ESSERE ALL’OPPOSTO”. Domani Grellede è Ministro dell’Interno e ha fantastici poteri, cosa fa?

  • Primula Nera 20 Settembre 2024

    Perlomeno sulla prima parte ,riguardante la magistratura, sono totalmente d’accordo con Nemo.
    Un po’ meno sulle responsabilità di questo governo sulla questione immigrazione (anche se è complicato agire avendo l’ostilità della magistratura) ; così come Salvini in fin dei conti aveva ridotto drasticamente gli arrivi via mare(e ora sta pagando questo…), certo è una goccia nel mare(è vero arrivano anche in altri modi),ma è pur sempre più di quanto abbiano fatto tutti gli altri governi e ministri dell’interno messi insieme (forse a parte Minniti).

    • Nemo 20 Settembre 2024

      “è pur sempre più di quanto abbiano fatto tutti gli altri governi e ministri dell’interno messi insieme”

      Si, piuttosto che niente meglio piuttosto.
      Uno dei problemi del vivere consiste nel riuscire a distinguere il “vero” dal “falso”.
      Nel caso in oggetto, ripeto, il Renzi che fa il discorsetto in cui propone di collocare il “barcone” affondato con dentro i “profughi”, poi ripescato non si sa bene perché, davanti al Parlamento Europeo, non ricordo quale altro capoccia della “sinistra” che proponeva di farci attorno un museo e portarci le scolaresche in gita, sono la stessa identica cosa di Salvini che fa finta di frapporre il suo petto nudo all’invasione, quando l’invasione non è li ma da tutta altra parte.

      Sapendo, Salvini come Renzi e come tutti, che dalla fondazione della Repubblica i nostri notabili vanno col cappello in mano a prendere ordini da questo e quello e non abbiamo alcuna autonomia. Mi ha sempre fatto ridere la faccenda di Craxi “eroe” per la faccenda di Sigonella, quando anche quello era un gesto simbolico senza alcuna conseguenza pratica se non quella di rendersi antipatici a qualcuno e simpatici a qualcun altro ma con spostamenti impercettibili del “dato di fatto”.

      Quelli che cominciano con “questo Governo” fanno un mero esercizio di retorica che ancora non ha alcun contenuto, perché i meccanismi in gioco sono molto sopra le teste del “Governo” e hanno tempi e modi che passano sopra qualsiasi evento secondario si verifichi dalle nostre parti.

      Facciamo un esempio, il famoso “blocco navale”. A me andrebbe benissimo, se non che, ammesso che abbiamo i mezzi per metterlo in pratica e che non siano i milioni di baionette del Duce, fare una operazione del genere richiederebbe che l’Italia non fosse vincolata esplicitamente da tutti i trattati internazionali e implicitamente dal meccanismo “do ut des” per cui ci accodiamo alle iniziative “occidentali” cercando di metterci meno possibile per poi chiedere la paghetta più alta possibile. In altre parole, fantastichiamo di cose che non sono fattibili senza passare da una rivoluzione, con magari annessa guerra civile e guerra di indipendenza. La cosa peggiore di cui si può accusare “questo Governo” è di fare come gli altri, non di “aumentare”. Fa come gli altri perché conviene a tutti, compresi gli elettori della Maggioranza da cui dipende “questo Governo”.

      Con tanti saluti al manuale di diritto costituzionale.

  • Primula Nera 20 Settembre 2024

    Specifico,mi rendo conto di non essermi espresso chiaramente, intendo che questo governo ha,comunque, grosse responsabilità sulla questione immigrazione, soprattutto per come ha illuso tanta gente di essere in grado di risolvere( o comunque migliorare)la questione.
    Se dovessero poi condannare Salvini,si potrebbe arrivare a ritenere reati il solo criticare l’azione delle Ong( non è fantascienza se si pensa ciò che sta facendo Starmer in Inghilterra…).

    • Nemo 20 Settembre 2024

      Attenzione. Il “Governo” è un concetto astratto e come tale non ha nessuna responsabilità. Le persone che compongono il Governo possono essere più o meno protette dalla “immunità”, non so quale sia lo stato dell’arte ma in ogni caso, per antica tradizione, non rispondono del loro operato nell’esercizio delle funzioni. Anzi, per il “lei non sa chi sono io” direi che non rispondono di nulla a prescindere. D’altra parte, chi è senza peccato scagli la prima pietra. Torno alla faccenda per cui se mi rubano la bicicletta nessuno dice beh ma se io dico “f–cio” a qualcuno rischio la galera. Una variante è che se io tampono un Magistrato ho finito di vivere, se il Magistrato tampona me, sempre io ho finito di vivere.

      Allora invece di dire “responsabilità”, perché solo i poveracci rispondono di qualcosa, diciamo “colpe”, nel senso cristiano di qualcosa che riguarda te e l’altissimo e che se vuoi puoi raccontare nel segreto del confessionale per poi contrattare un perdono condizionato. Il “Governo” può avere tutte le colpe ma è inutile dirlo perché non cambia nulla. Quello che si potrebbe fare è votare altri candidati, quindi esprimere un’altra maggioranza parlamentare e quindi un altro Governo ma:
      – non votiamo le persone
      – non ci sono altri candidati
      A meno di non volere un “Governo” con la signora Schlein come Presidente del Consiglio e Conte vice.

      Infine, in teoria si potrebbe fare come gli Ucraini, posto che non abbiamo le palle e nemmeno gli ideali. Poi, come gli Ucraini, ci tocca subire la reazione dei “Poteri Forti” da cui andavano tutti col cappello in mano a prendere le direttive. A parte le tot basi americane, immaginiamoci che l’Italia fosse invasa da qualcuno, quelli che adesso dicono “questo Governo” cosa farebbero? Tutti obbiettori di coscienza se non Franza e Spagna basta che se Magna.

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