12 Aprile 2024
Poesia

Bagliori – Giuseppe Di Rosa

Bagliori

D’un alto sonno le pieghe sfrondavi
nel mio petto adagiata la sera
dell’ultima luna.
Nel maelstrom con tra i denti il cuore
mi lanciai alla sbuffante cialtrona

agonizzante. Abbagliai le labbra
d’un bacio di sangue… e fu notte.
Dal grembo nell’argento assassinato
di tenebra pura
veglio su di te, ora cosmica figlia

– nel riposo sacrificale –
custodita tra le rovine, sempre
più giovane – eruzione d’un vergine
oblio – sangue d’oro alle ferite
che nutrono i nostri miraggi

in questo tuo silenzio orbo
sfera dopo sfera
verso Nord. Tra le mie braccia Verbo
– primordiale magia – virilità
della forma – Spirito – corpi in fiamme.

Fiamma di pietra, neonata pia,
segreto in cammino a specchi tuonanti
alle corone d’oro in croce
dietro l’orizzonte della tenebra:
il risveglio nell’alba.

D’un alto sonno le pieghe sfrondavi.

6 Comments

  • Giuseppe Di Rosa 21 Giugno 2017

    Propongo la versione originale andata persa per un errore di formattazione:
    Giuseppe Di Rosa – Bagliori

    D’un alto sonno le pieghe sfrondavi
    nel mio petto adagiata la sera
    dell’ultima luna.
    Nel maelstrom con tra i denti il cuore
    mi lanciai alla sbuffante cialtrona

    agonizzante. Abbagliai le labbra
    d’un bacio di sangue… e fu notte.
    Dal grembo nell’argento assassinato
    di tenebra pura
    veglio su di te, ora cosmica figlia

    – nel riposo sacrificale –
    custodita tra le rovine, sempre
    più giovane – eruzione d’un vergine
    oblio – sangue d’oro alle ferite
    che nutrono i nostri miraggi

    in questo tuo silenzio orbo
    sfera dopo sfera
    verso Nord. Tra le mie braccia Verbo
    – primordiale magia – virilità
    della forma – Spirito – corpi in fiamme.

    Fiamma di pietra, neonata pia,
    segreto in cammino a specchi tuonanti
    alle corone d’oro in croce
    dietro l’orizzonte della tenebra:
    il risveglio nell’alba.

    D’un alto sonno le pieghe sfrondavi.

  • Giuseppe Di Rosa 21 Giugno 2017

    Propongo la versione originale andata persa per un errore di formattazione:
    Giuseppe Di Rosa – Bagliori

    D’un alto sonno le pieghe sfrondavi
    nel mio petto adagiata la sera
    dell’ultima luna.
    Nel maelstrom con tra i denti il cuore
    mi lanciai alla sbuffante cialtrona

    agonizzante. Abbagliai le labbra
    d’un bacio di sangue… e fu notte.
    Dal grembo nell’argento assassinato
    di tenebra pura
    veglio su di te, ora cosmica figlia

    – nel riposo sacrificale –
    custodita tra le rovine, sempre
    più giovane – eruzione d’un vergine
    oblio – sangue d’oro alle ferite
    che nutrono i nostri miraggi

    in questo tuo silenzio orbo
    sfera dopo sfera
    verso Nord. Tra le mie braccia Verbo
    – primordiale magia – virilità
    della forma – Spirito – corpi in fiamme.

    Fiamma di pietra, neonata pia,
    segreto in cammino a specchi tuonanti
    alle corone d’oro in croce
    dietro l’orizzonte della tenebra:
    il risveglio nell’alba.

    D’un alto sonno le pieghe sfrondavi.

  • Ereticamente 21 Giugno 2017

    Corretto, ciao.

    • Giuseppe Di Rosa 21 Giugno 2017

      Grazie. Siete stati gentilissimi

  • Ereticamente 21 Giugno 2017

    Corretto, ciao.

    • Giuseppe Di Rosa 21 Giugno 2017

      Grazie. Siete stati gentilissimi

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