tutta onestà, anche se fare di Evola “la battuta di arresto di tutto un processo di accentramento politico-sociale”, l’acme della svolta da fascismo a reazione, è certamente esagerato, l’interpretazione degli amici di “Ereticamente” mi suona un po’ troppo assolutoria nei confronti di un pensatore di indubbio interesse e che ha considerevolmente influenzato la nostra “Area” ma il cui modo di vedere non può essere assolutamente accettato a occhi chiusi.
ti permettere studi superiori, avevo ricevuto un’educazione alquanto tradizionale: Dio, patria e famiglia, ma non ci avevo messo molto ad accorgermi che due elementi di questa triade, Dio e patria, non possono proprio stare assieme. Un po’ di conoscenza storica basta a far comprendere le responsabilità del cristianesimo nella dissoluzione dell’impero romano e della Chiesa cattolica nel tenere l’Italia smembrata per quell’enorme lasso di tempo che va dall’inizio del Medio Evo al risorgimento. A Trieste la Chiesa è stato dalla parte dell’Austria fino al 1918 e comunque degli sloveni fino al 1945, è occorsa la nascita della Jugoslavia comunista per indurla ad assumere un atteggiamento diverso circa l’italianità di questa città. Di nuovo, devo sospendere un discorso che ci porterebbe lontano, ma che credo di aver già svolto con ampiezza su queste pagine: in breve, tornare al cristianesimo, cattolico o meno, per me era un’opzione inaccettabile.
zionalisti (“integrali” o d’altra specie che siano), mentalità formalistica che non è o non dovrebbe essere la nostra, che si attacca ai simboli, ai riti, ai “carismi” e perde di vista quello che è essenziale, CIOE’ LA PRESERVAZIONE DI UNA SPECIFICA SOSTANZA UMANA.
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