10 Ottobre 2024
Religione

Il culto del Sacro Cuore: tradizione e universalità di un simbolo (IV parte) – Walter Venchiarutti

Dalle pratiche dei figli del Sacro Cuore alle fasi dello yoga Il manuale in dotazione al perfetti Figli del Sacro Cuore dedicato alle pie pratiche, apre con una serie di cenni riferiti alla storia di questa devozione. Impressionante risulta essere la presenza delle analogie che fanno assumere a questo percorso iniziatico e spirituale tratti comuni

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Religione

Il culto del Sacro Cuore: tradizione e universalità di un simbolo (III^ parte) – Walter Venchiarutti

La devozione cristiana moderna al Sacro Cuore La associazione delle Guardie d’Onore del Sacro Cuore di Gesù creata da Sr. Maria del S. Cuore (Costance Bernaud) inizia il 13 marzo 1863 ad essere attiva nel Monastero della Visitazione di Bourg en Bresse. Il 9.3.1864 viene eretta canonicamente in Confraternita dal Vescovo di Belley e successivamente

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Religione

Il culto del Sacro Cuore: tradizione e universalità di un simbolo (II^ parte) – Walter Venchiarutti

L’iconografia del cuore dal medioevo ai giorni nostri Spesso negli affreschi medioevali il personaggio di S. Michele è riprodotto durante il momento del responso divino. Con una mano sorregge il piatto contenente il vaso-cuore del defunto e nell’altra stringe la piuma bianca dell’angelo custode (foto n 1). Anche in questo caso solo l’equilibro garantisce la

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Religione

Il culto del Sacro Cuore: tradizione e universalità di un simbolo (Parte I) – Walter Venchiarutti

Incomprensioni e malintesi “Per un certo numero elevato di cattolici, la pietà verso il Cuore Divino è ritenuta una concezione tarda, nata nel secolo XVIII dalla spiritualità sentimentale diffusa dai gesuiti e dagli altri predicatori” (L. Charbonneau Lassay, Simboli del Cuore di Cristo, 2003). Non si può affatto dire che da quando Louis Charbonneau Lassay nel 1946

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Ārya Tradizione

Il cuore centro dell’essere umano, dimora di Brahma – Riccardo Tennenini

Nel capitolo precedente abbiamo parlato della differenza sostanziale tra l’«Io» specifico, individuale e soggettivo  che è jīvātman riflesso di ātman. Mentre il «Sè» è ātman che se è associato alla manifestazione formale è jīvātman invece se è associato alla manifestazione informale è Īśvara. Ātman è inoltre identificato con Brahma stesso. Per realizzare questa condizione si ricorre alla pratica dello Yoga, atta a liberare

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