10 Aprile 2024
Livio Cadè Società

Per non perdere l’anima – Livio Cadè

«Infandum, regina, iubes renovare dolorem», tu mi costringi, o regina, a rinnovare un indicibile dolore, dice Enea a Didone che lo esorta a raccontare un triste passato. Perché ricordare? Forse è più salutare dimenticare i mali trascorsi, visto che rammentarli non ci consola di quelli presenti né previene i futuri. Questo non significa che perdoniamo

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Livio Cadè Società

Emergenza violenza – Livio Cadè

Horresco referens – “inorridisco nel riferirlo” – ma cammino per strada e ancora incontro persone col volto coperto fino alla radice del naso da lugubri mascherine. È una psicopatologia, lo so, son persone vittime di penosi squilibri emotivi, verso le quali dovrei esser comprensivo e tollerante. Non me la prendo con l’inverno perché è freddo o

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Cultura & Società Livio Cadè

I punitori di sé stessi – Livio Cadè

“Divenne lo spietato carnefice di se stesso” (D’Annunzio) Perché tanti dicono di voler esser felici e così pochi lo sono realmente? Cos’è che si intromette tra noi, il nostro ingegno, la nostra volontà, il nostro sapere, e la felicità? Cosa ci lega a una vita piena di dolori? Alcuni vedono in ciò la volontà di

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Exodus – Livio Cadè

“Quid est praecipuum? Animus contra calamitates fortis et contumax…” (Seneca) Contumax significa caparbio, indocile, disubbidiente. Senso che gli viene dal disprezzare (contemnere) la legge, sottraendosi al suo giudizio. Contumacia è anche lo stato di isolamento, segregazione o quarantena in cui vengon tenute persone o cose sospette d’essere infette. In senso medico, contumace è pure la

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La bellezza del diavolo – Livio Cadè

«La plus belle ruse du diable est de nous persuader qu’il n’existe pas». (Baudelaire)  Sorokin, sociologo russo, sostiene che la classica tripartizione antropologica – corpo, anima e spirito – si rifletta in una ciclicità di epoche storiche in cui inevitabilmente si manifesta la decadenza progressiva di una civiltà. A un’era spirituale, in cui prevalgono i

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Dall’etica all’etichetta – Livio Cadè

“Pochi sanno esser vecchi” (La Rochefoucauld) Nel Sutta Nipata, uno dei più antichi canoni buddhisti, troviamo un’interessante prescrizione morale. Ci vien detto che il primo requisito di un linguaggio irreprensibile è l’esser conveniente. Per conveniente si intende «che non cagioni tormento a sé stessi e non rechi offesa ad altri». Questa qualità del linguaggio deve

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Il lupo e l’agnello – Livio Cadè

«Nelle attuali condizioni della società mi sembra che l’uomo sia corrotto più dalla ragione che dalle passioni» (Chamfort)   Mi ponevo in questi giorni una difficile domanda: è lecito rispondere con la violenza alla violenza? Il senso dell’onore, la giustizia, un impulso naturale, un calcolo, una necessità vitale, sono ragioni che possono giustificare l’uso della forza. Tuttavia, la violenza viene oggi

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Tortura – Livio Cadè

“Il silenzio aiuta il carnefice, mai il torturato”. (Èlie Wiesel) Universalità della tortura Gli indiani d’America venivano abituati fin dall’infanzia a sopportare il dolore fisico e a infliggerlo. Sappiamo da fonti affidabili che era usanza comune in certe tribù, come tra i famigerati Apaches, sottoporre a sofferenze inenarrabili i prigionieri, spesso inermi coloni. Questa crudeltà,

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Sotto il segno della Svaxtica – Livio Cadè

Green Pass è una locuzione curiosa, e non certo per l’uso dell’idioma che i nostri colonizzatori ci hanno imposto, al quale siamo ormai assuefatti. Solo, potremmo chiederci cosa c’entri il verde con un lasciapassare. Forse perché funziona come un semaforo verde. O forse allude al verde della selva, alla sua verginità. Attesta che chi lo

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Attualità

Un’opportunità chiamata Covid – Umberto Bianchi

Arrivati a mezza estate, le fanfare dei media embedded, hanno ricominciato a suonare, più forte che mai. Il pericolo pandemico sembrava oramai scampato, la campagna vaccinale pareva esser stata il Deus ex machina, in grado di far ripartire i meccanismi di economie inceppate da un’interruzione coatta delle attività ma, specialmente, di quelle tanto agognate libertà

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