13 Aprile 2024
Poesia

Riarde l’orizzonte

Io la guardo ormai denudata
d’ogni frondosa veste,
Io la guardo ormai spoglia
d’ogni vitale plenitudine.

Ormai in procinto
d’ un ultimo spiro,
colei c’ogni corpo
permea di spiro.

Mentre un nesciente sole,
d’un antico rigoglio memore,
amorevolmente le arde la pelle.

"L'ultimo sospiro della natura" di Federica Lombardi
“L’ultimo sospiro della natura” di Filomena Lombardi


Mentre acqua insciente,
rammentando un luogo virente,
benevolmente le solca la cute.

Mentre ignara aere,
al ricordo d’un posto aulente,
parsimoniosamente ne soffoca la voce.

Tradita dalla prole sua,
che, con ignominiosa condotta,
il sacro ventre ne viola,
c’ogni peccato e c’ogni colpa.

Quella, di lei, progenie
di tentato matricidio colpevole,
che ancor nel veneficio persiste,
sversando ogni misfatto nelle, di lei, sacre vene.

mentre loro, a lei figli, a me fratelli,
a codesta guerra son coscritti,
senza riserve e senza eccezioni.

Impossibilitati ad ogni vittoria,
privi d’ogni speranza;
Quivi, di certo, più non si vive,
quivi, ormai, si sopravvive!

E, sempre più, il mio cuore piange
sapendo che, per chissà qual misfatto, un mio sodale
da sta vita si congeda, ma non con le sue gambe.

Nell’intanto, da questo mio guatare,
in un attimo, mi distrae la mestizia,
lasciando spazio ad un accoramento attanagliante,
che più s’acuisce nel percepire crescere un’impotenza.

Ma, d’un tratto, riecheggiano nella mente
vetuste parole d’ancestrali padri:
narrano d’una terra feconda di beni,
narrano d’una madre d’ambrosio redolente.

E, un istante dopo, come fiera, la speme m’assale,
rendendo più ardito codesto spirito;
Ma la ragione, a ragione, si chiede:
cosa può una piccola anima contro legioni di bestie d’ armento?

Massimo Battaglino 

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