12 Aprile 2024
Sapienza Greca

Sulle tracce della Sapienza – a lezione da Angelo Tonelli – Quattordicesima Parte – Eraclito e l’intuizione intellettuale

Sarzana (SP) 09 Ottobre 2015

a cura di Luca Valentini

Venerdì 9 Ottobre 2015 alle ore 18.30 presso l’Atelier Nuova Eleusis, in via dei Giardini 14 a Sarzana (SP), si è svolto il quattordicesimo degli incontri settimanali denominati “I venerdì di Eleusis: sulle tracce della sapienza greca”, seminari di Angelo Tonelli dedicati alla Sapienza Greca, che in questa occasione ha continuato la disamina del pensiero di Eraclito.

Al principio di questo incontro sul pensiero eracliteo, è emersa in esso una presenza aurorale, che tende verso un’esperienza immediata, non razionale, al di là degli schemi. E’ tale quell’armonia celta nel mondo differenziata, che sola ha consapevolezza del Lògos in ogni istante, come intuizione di luce sorgiva:

“…il sole è nuovo ogni giorno” (Frammento n. 27).

Tutto ciò riconduce il Sapiente ad uno stato di coscienza primordiale, in cui lo stato di impermanenza – come quello dei fiumi in cui si entra e che non presentano mai le stesse acque – è per paradosso la radice essenziale per cogliere quel principio di fissità e quiete divina, che si esplicita nel cosmo tramite dinamiche di costanti mutazioni. Eraclito indica in uno stato di intuizione intellettuale la soglia che dall’esperienza conduce alle dimore del Sacro e dell’Invisibile. Se si esplicita un cangiamento, anche il composto, l’omogeneo si dispiega, essendo esso necessario alla vita, alla sussistenza del manifestato:

“…entrano negli stessi fiumi, ma acque sempre diverse scorrono verso di loro (Frammento n. 28).Tonelli 2

Parimenti, si accentua l’espressione dell’unità dell’individuo, che non è mai uguale a se stesso e rispetto agli altri: si ritrovano l’attuazione di uno stato di impermanenza, in cui gli uomini hanno costruito le catene delle necessità e gli stessi hanno la capacità di liberarsi da esse, secondo una famosa espressione di Giorgio Colli. Non è escluso, in questo caso, ci si riferisca anche al piano della trasmigrazione delle anime, come ciclo selettivo e meritocratico, che non consente una ripetizione delle forme di esistenza. A differenza della moderna reincarnazione moderna, in cui assurdamente si pretende la ripetizione delle singole esperienze individuali, nel pensiero eracliteo e arcaico il ritorno nelle sfere della necessità non si ripete mai in forme uguali, come se il ciclo fosse più una spirale che si dispiega orizzontalmente che non un cerchio statico, senza dinamismo interno:

…nello stesso fiume non è possibile entrare due volte (Frammento 30).

Si palesa l’intuizione non meramente teoretica sull’Essere ed il Non – Essere di tutte le cose, in cui la conoscenza della soglia si attua tramite una sorta di corto circuito razionalistico, tramite cui è possibile il contatto con il profondo animico ed invisibile: l’intuizione realizza lo stato di coscienza che sublima la cristallizzazione del fenomeno, come mineralizzazione del Divino. Tale esperienza è rappresentata dal frammento 32 – ristoro nell’esilio – in cui, secondo Colli, in un quadro iniziatico di natura misterica, orfica e gnostica, si attua la pratica interiore dell’immediatezza estatica, in cui il movimento di allontanamento dalla formalità, si configura come uno stato di calma, il riposo essendo il risultato dell’esilio dalla città dei dormienti, contro cui Eraclito inveisce violentemente, come nel caso del frammento 54.

In conclusione, il filologo ligure ha voluto evidenziare ulteriormente come il potere trasfigurante dell’intuizione possa realizzarsi solo in una visione del cosmo, in cui differenza e molteplicità, relatività delle espressioni, sono le infinite visuali prospettiche che contemplano la conciliazione della non comprensibile, da parte degli uomini, trama divina, in tutta la sua cripticità:

…il mare, acqua purissima e contaminatissima, per i pesci bevibile e salutare, ma per gli uomani imbevibile e mortale (Frammento 85).

Nel prossimo incontro, che si svolgerà Venerdì 16 Ottobre e che sarà sempre relazionato da Ereticamente, Angelo Tonelli concluderà la sua disamina circa la figura ed il pensiero di Eraclito.

* I frammenti citati non seguono la consueta numerazione Diehl Kranz, ma sono estratti dal testo Dell’Origine, curato da Angelo Tonelli, per le Edizioni Feltrinelli.

 

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