30 Novembre 2024
Attualità

Alain Delon, l’ultimo francese – Roberto Pecchioli

E’ morto Alain Delon, l’ultimo francese. Non è un caso che non fosse un politico, uno scienziato, un artista o un eroe, ma solo un attore. Ovvio, in una società in cui lo spettacolo non è un insieme di immagini, ma un rapporto sociale fra individui mediato dalle immagini in cui tutti noi siamo consumatori

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L’ estate di Atlantide –  Roberto Pecchioli

L’estate del nostro scontento lascia ferite troppo profonde per poter essere rimarginate. Le cicatrici rimarranno per sempre: nel mondo invertito abbiamo visto tutto ciò che non potevamo neppure immaginare. Olimpiadi in cui la civiltà è stata fatta a brandelli da una cerimonia inaugurale folle, figlia legittima del tempo dei pazzi al potere e in cui

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L’ultima cena d’Europa – Roberto Pecchioli

Il volgare, triviale spettacolo woke LGBT inscenato in mondovisione sotto il titolo bugiardo di cerimonia inaugurale delle Olimpiadi , è l’ultima cena d’Europa. La ridicolizzazione del cristianesimo e della sua civiltà attraverso la parodia di orribili travestiti – metà folle e metà blasfema – dell’ultima cena (uno dei racconti fondamentali della nostra storia comune) è

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Le Trans Olimpiadi – Roberto Pecchioli

Iniziano le Olimpiadi di Parigi, il grande circo mondiale della società dello spettacolo. Forse non è un caso che sia la Francia, patria di Guy Debord e della modernità iniziata nel 1789, la sede del grande baccanale commerciale e propagandistico, la prima olimpiade dell’era trans. Non soltanto perché la fiamma olimpica, tradizionale simbolo risalente alla

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Sovranisti dei miei stivali. L’Italia venduta a bocconi (II^ parte) – Roberto Pecchioli

Uno dei limiti del sovranismo parolaio è di limitarsi a deplorare – senza peraltro organizzare la controffensiva – l’arretramento dello Stato nazionale a favore di entità sovra e transnazionali, di trattati che oltrepassano il diritto statale e di agglomerati finanziari onnipotenti. Una posizione che non sfiora il nucleo del problema, la privatizzazione del mondo avviata

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Sovranisti dei miei stivali. L’Italia venduta a brandelli (I^ parte) – Roberto Pecchioli

Bettino Craxi definì Ernesto Galli Della Loggia “intellettuale dei miei stivali”. L’espressione scatenò l’odio della categoria verso il capo socialista, l’ultimo dirigente politico ad avere avuto – piacesse o no – un progetto nazionale per l’Italia. Mal gliene incolse e l’ostracismo vendicativo dei potenti lo fece morire in Tunisia, esule o latitante, a seconda dell’opinione

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In Occidente i pazzi guidano i ciechi – Roberto Pecchioli

Nel mio quartiere si gusterà una “pastasciutta antifascista”. Immagino per via del sugo in cui dominerà il rosso vivo della salsa di pomodoro. Le cuoche e i cuochi (bisogna essere inclusivi, trattandosi di compagni) delizieranno il palato confermando la vocazione laica, democratica e antifascista (ai miei tempi si diceva così). Una buona serata e una

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E’ finita la festa (II parte) – Roberto Pecchioli

Le elezioni europee hanno mostrato tre tendenze. La prima è la fuga dalle urne, con una percentuale di assenti superiore alla metà. La seconda è il rafforzamento, tra i votanti, delle forze più di sistema, PD, FDI, Forza Italia, la stessa AVS. La terza è la progressiva decomposizione dei gruppi e movimenti (sedicenti) antagonisti. Sorprende

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Il mondo prossimo venturo

Le api di Einstein Secondo Einstein, se un giorno le api dovessero scomparire dalla Terra all’uomo resterebbero soltanto quattro anni di vita. Non so se Einstein l’abbia veramente detto, ma in ogni caso i veleni dell’agricoltura, le radiazioni elettro-magnetiche, l’inquinamento atmosferico ecc. rendono verosimile l’ipotesi di una nostra imminente scomparsa. Stranamente, l’ingegno umano sembra applicarsi

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L’Europa dopo il 9 giugno. E’ finita la festa? – Roberto Pecchioli

Ci sarà tempo per valutare le conseguenze delle elezioni europee del 9 giugno, le ricadute italiane, le dinamiche dell’UE e l’influenza sul quadro internazionale. Per ora ci limitiamo a osservare la fragorosa sconfitta dell’asse franco – tedesco che governa l’Unione da decenni; l’evidente contrarietà dei popoli d’Europa al bellicismo antirusso; lo spostamento a destra non

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