14 Aprile 2024
Arte

Emilio Malerba detto Gian Emilio (1878-1926) a cura di Emanuele Casalena

Ti scioglievi sulla sedia dove ti avevo lasciata durante la tempesta quella volta, l’ultima! Diventavi dura come legno spigolosa come la sedia su cui eri seduta quando ti sei squagliata. Ed io … divenni un tarlo ghiotto del tuo legno passavo il tempo a roderti dentro. (Il tarlo di Gian Emilio Malerba)       

Leggi l'articolo
Arte Moda

Italiae Fashion: LIDEL 1919 – 1935. A cura di Emanuele Casalena

         Milano nel maggio del 1919 trovò in edicola una nuova rivista, destinata a fare la storia del giornalismo femminile divenendo, per circa tre lustri, un punto di riferimento assoluto per gli amanti della moda e dell’eleganza: Lidel. La testata era l’acronimo di “letture, illustrazioni, disegni, eleganze, lavoro”, ma soprattutto della sua fondatrice e

Leggi l'articolo
Arte

“er zor Meo”, Bartolomeo Pinelli – Emanuele Casalena

La morte der zor Meo Sì, quello che portava li capelli Giù pp’er grugno e la mosca ar barbozzale Er pittor de Trestevere, Pinelli. È crepato per causa d’un bucale. V’abbasti questo, ch’er dottor Mucchielli, Vista ch’ebbe la merda in der pitale, Cominciò a storce e a masticalla male, Eppoi disse: “Intimate li fratelli.” Che

Leggi l'articolo
Arte Poesia

Franco Gaetano Aitala poeta – Emanuele Casalena

The Istrian Diary ( Draguccio 20 maggio 1932-Springfield 13 giugno 2005 ) “ Istria è lo strillo del gabbiano nel tramonto Il sussurro del vento tra la fragranza dei pini torreggianti…” Trattato di pace 10 febbraio 1947 Milite Ignoto, noi gente giuliana ai tuoi piedi prostrati, chiediamo: Dunque tutto fu vano? Vano il sacrificio dei

Leggi l'articolo
Arte

Luigi Schingo da San Zevíre e la sua arte – Emanuele Casalena

San Zevíre ( San Severo ), città fondata da Diomede, diede l’alba e il tramonto a Luigi Schingo, nome che dice poco allo smart sapere scolastico. Cominciamo dalla fine di quest’ uomo, il 2 marzo 1976, con una citazione presa dalla monografia sull’artista del medico-sindaco Raffaele Iacovino: “ Ricordo il giorno del rito funebre nella

Leggi l'articolo
Arte Controstoria

Il Castello dei cavalieri a Rodi – Gli affreschi scomparsi. Emanuele Casalena

La damnatio aeterna ha il volto tragico della xìrias, maschera tragica del vecchio senza memoria. Quel che fu è sepolto nell’oblio, rimosso dagli inetti con l’ orecchie cerate per non udire il canto della nostra Storia. Anche queste elezioni, snobbate dalla supponenza degli aristogatti del purismo, segnano la volontà, magari un po’ guascona, di riprendere

Leggi l'articolo
Arte

Anselmo Bucci (1887-1955) – Emanuele Casalena

 “la tua vita sia tessuta di delusioni piuttosto che di rimpianti” “Ora accadde che un gruppo di artisti amici discutesse un giorno, in Milano, dell’arte italiana e delle sue tradizioni. Fra questi artisti, uno – Anselmo Bucci – che per essere più vissuto all’estero più aveva dei fatti di casa nostra una visione larga e

Leggi l'articolo
Arte Pittura

Dal Surrealismo alla pittura metafisica: De Chirico e le strade dell’inconscio – Stefano Mayorca

Il tema dell’inconscio e delle dinamiche scaturenti da una analisi profonda dell’essere nascosto, è stata al centro di una ricerca pittorica e visiva (film) che nasceva da un intimo desiderio volto a scandagliare i recessi remoti della mente e dell’anima. Stiamo parlando del “Surrealismo”, movimento culturale del Novecento la cui genesi vede la luce a

Leggi l'articolo
Arte Controstoria

Il colosso dell’Arengario – Emanuele Casalena

Credo pochissimi addetti ai lavori conoscano la breve storia del colosso del Littorio, molto scarsa la documentazione d’archivio sulla più grande opera di architettura-scultura del fascismo, fu retorica di regime o anche qualcos’altro? Per cercare di capire partiamo dalla psicanalisi. Berlino settembre 1937, C. G. Jung si guadagna un posto privilegiato poco distante da Mussolini

Leggi l'articolo
Arte

ADALBERTO LIBERA – Comporre presuppone conoscere… di Emanuele Casalena

Sui miei passi da porta S. Paolo a via Galvani, dove insegnavo, ogni giorno mi scorreva dinnanzi il Palazzo delle Poste, così per cinque anni in quel di Testaccio, quartiere operaio di Pio IX con l’annesso Mattatoio comunale. Dal Tevere un tempo arrivavano cocci  (testae) da formarci un monte, al Tevere finivano  scarti d’animali. Via

Leggi l'articolo