L'”erba verde” potrebbe far ipotizzare che l’alimentazione del “Paradiso Terrestre”, prima della “caduta”, fosse per tutti gli esseri animati frutto-vegetaliana (è scritto in effetti, sempre in Genesi – I, 20-30 -, che dopo aver creato l’uomo e la donna “Iddio disse…: ‘Ecco, io vi dò ogni pianta che fa seme, su tutta la superficie della terra e ogni albero fruttifero, che fa seme: questi vi serviranno per cibo. E a tutti gli animali della terra e a tutti gli uccelli del cielo e a tutto ciò che sulla terra si muove, e che ha in sé anima vivente, io dò l’erba verde per cibo.’ E così fu.”). Tuttavia, già in quella condizione primordiale, la potestà dell’uomo sugli altri esseri è stabilita una volta per sempre. Subito prima, infatti, si legge: “Iddio disse: ‘Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sopra i pesci del mare e su gli uccelli del cielo, su gli animali domestici, su tutte le fiere della terra e sopra tutti i rettili che strisciano sopra la sua superficie.’ Iddio creò l’uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò; tali creò l’uomo e la donna. E Dio li benedì e disse loro: ‘Prolificate, moltiplicatevi e riempite il mondo, assoggettatelo e dominate sopra i pesci del mare e su tutti gli uccelli del cielo e sopra tutti gli animali che si muovono sopra la terra.'” “Cacciati” da quel giardino di delizie, piombati nella storia, ad Adamo e a Eva e ai loro figli spetterà poi l’alimentazione cadaverica e la tirannia sulla natura, per omnia saecula saeculorum. Allevamenti, macelli, vivisezione, distruzione ecologica, reificazione infinita dei corpi (e delle anime) – il destino specista dell’Homo sapiens è già compreso in nuce in quelle prime pagine di pietra.
beatitudine eterna, di cui la creatura irragionevole è incapace. Dunque l’amicizia della carità non è possibile verso le creature prive di ragione.”(2)
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