17 Febbraio 2025
Archeostoria

La preistoria, i megaliti, i Celti, seconda parte – Fabio Calabrese

Poiché i Celti rappresentano una frazione delle popolazioni indoeuropee, e la più antica cultura indoeuropea identificata è la cosiddetta cultura Yamna o Yamnaya stanziata sulla sponda settentrionale del Mar Nero, tra Ucraina, Russia meridionale e Kazakistan attuali, mi sentirei di avanzare un’ipotesi suggestiva di cui mi sento di assumere in pieno la responsabilità, che l’origine

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Archeostoria

La preistoria, i megaliti, i Celti, prima parte – Fabio Calabrese

Dopo un’attenta riflessione, ho deciso di presentarvi anche il testo della conferenza da me tenuta al festival celtico triestino Triskell nel 2023, e che non vi presentai allora. Il concetto di fondo è sempre lo stesso, lì non potevo fare un discorso scopertamente politico, ma ricordare la grandezza e l’antichità della civiltà europea, un valore

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Antropogeografia

La prima volta della Cina in America – Rita Remagnino

L’estensione della glaciazione che in un primo tempo aveva colpito l’Europa (22.000–18.000 anni fa) coinvolse infine anche la Siberia occidentale (18.000-17.000 anni fa), così che l’antichissima cultura di Mal’ta-Buret’ cominciò a disperdersi, modificando la vita dei cacciatori del lago Bajkal, il bacino d’acqua dolce più profondo e grande del mondo. Ricorda a questo proposito una

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Antropogeografia

Antichi malintesi e nuovi sbagli – Rita Remagnino

Durante il Neozoico, o Quaternario, cioè nell’Era in cui viviamo, vi furono ben quattro glaciazioni intervallate da fasi interglaciali con relative variazioni delle temperature e del livello delle acque oceaniche. Nella fase glaciale Wisconsin/Würm (detta Tioga), giunta al culmine attorno ai 21.000 anni fa, gli sconvolgimenti idrogeologici connessi allo scioglimento delle calotte toccarono il 60°

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Antropogeografia

Est ↔ Ovest – Rita Remagnino

L’uomo ha due occhi per guardare, due orecchie per sentire, due gambe per camminare e due braccia per remare. La sua curiosità non ha limiti, e, indubbiamente, tra i periodi storici a più alto tasso di mobilità vi fu il Quarto Grande Anno dell’attuale Manvantara (dal 26.000 al 10.500 a.C. circa), quando genti prenordiche scesero

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Preistoria

L’Asse – Rita Remagnino

Un’immagine su tutte domina la preistoria dell’uomo: il «sacro palo»; al secondo posto si trova invece il tempo remoto in cui «il Cielo si separò dalla Terra». Le due cose sono chiaramente collegate, e poiché i racconti arcaici erano finalizzati alla trasmissione della memoria se ne deduce che il movente di una tale diffusione fu

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Preistoria

Il molteplice Uno – Rita Remagnino

Madre Natura non fece sconti al genere umano durante l’ultimo massimo glaciale, quando la temperatura media era di sette gradi inferiore all’attuale e i disastri geologici si susseguivano a catena. Diretta verso un orizzonte adombrato da rosee sfumature di speranza la specie Homo teneva duro, ma la semplice affermazione dell’Io non le sarebbe bastata a

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Preistoria

Creature strabilianti – Rita Remagnino

Perché già una volta io fui fanciullo e fanciulla e arbusto e uccello e pesce muto che guizza fuori dal mare Empedocle   Ricapitolando: 1) all’inizio del Ciclo presente in posizione polare una civiltà altamente evoluta e spirituale popolava l’Isola Bianca; 2) gli eventi geologico-climatici del Primo Pleniglaciale wurmiano (55-50.000 anni fa) causarono il primo

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Preistoria

La Via della Riconciliazione – Rita Remagnino

Nei racconti popolari ci s’imbatte spesso in paesaggi spettacolari fatti di boschi intricati e bui dove qualsiasi incontro è possibile. In alte montagne bianche di neve per attraversare le quali si devono consumare molte scarpe. In strani mondi lunari. In gole tenebrose dove il tempo si è fermato pietrificando ogni essere. In realtà sociali divenute

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Preistoria

L’emersione del pensiero simbolico – Rita Remagnino

Tutte le narrazioni tradizionali parlano dell’esistenza di «due radici» alla base dell’unica pianta-mondo esistita all’alba dei tempi. Sul piano spirituale i racconti potrebbero alludere allo smembramento dell’uomo assoluto dei primordi (l’Uno) divenuto uomo esteriore (Due), cioè un’entità statica, stanziale, poco adatta alle azioni clamorose ma pur tuttavia dotata di pragmatismo e rigore in quanto dipendente

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