20 Aprile 2024
Politica Storia

E ALLORA LE FOIBE? “FOIBE, ESODO, MEMORIA: IL LUNGO DRAMMA DELLE TERRE GIULIANE E DALMATE” DI STELLI, MICICH, GUIDUCCI & LORIA

di Francesco G. Manetti Parlare delle foibe in senso non geologico è ancora parzialmente un tabù in Italia anche se è quasi trascorso il primo quarto del XXI secolo. Fino alla fine degli anni Ottanta, fuori dagli ambienti politici missini o comunque di “destra radicale” o “sociale” o “estrema” o come vogliamo chiamarla, l’unico foglio

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Storia

Una data cancellata: il 2 maggio 1945 – Pietro Cappellari

Come il mito del 25 Aprile ha oscurato il giorno della fine della Seconda Guerra Mondiale in Italia   Il Secondo conflitto mondiale terminò ufficialmente con la firma della resa del Giappone il 2 Settembre 1945, annunciata con un discorso dall’Imperatore Hirohito il 15 Agosto precedente, dopo i due bombardamenti nucleari che avevano sterminato la

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Storia

“D’Annunzio non fu contro l’Asse” – Pietro Cappellari

In questi ultimi anni abbiamo visto come la “cancellazione della cultura” sia il mezzo attraverso il quale la sinistra tenti di annichilire la nostra civiltà per adempiere al suo atavico – quanto illusorio e criminale – progetto di “rigenerazione della società” (cfr. E. Mastrangelo e E. Petrucci, Iconoclastia, Eclettica, 2020). Del resto, Mao – che

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Storia

Oreste Abate, un missino dimenticato – Pietro Cappellari

Nelle prime ore del 1° Ottobre 1950 veniva aggredito a Ciliverghe di Mazzano, in provincia di Brescia, il missino Oreste Abate. Oreste Angelo Stefano Abate, questo il suo nome completo, era nato in questa piccola frazione il 18 Ottobre 1909. Fascista, combattente della RSI, imprigionato nel campo di concentramento di Coltano (Pisa), ritornato a casa

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Storia

La vittoria tradita – Fabio Calabrese

Come sempre, anche quest’anno il 4 novembre, anniversario della vittoria italiana nella prima guerra mondiale è passato quasi inosservato, mentre, come ben sappiamo, annualmente il 25 aprile, la sconfitta riportata nel secondo conflitto viene celebrata in pompa magna quasi si fosse trattato di una vittoria. Mi chiedo, continuo a chiedermi, quanto questa autentica ridicolaggine e

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Storia

La vittoria del IV novembre 1918 si concretizzò a Peschiera l’VIII novembre 1917 – Fabio S. P. Iacono

“Il Re soldato e il Convegno di Peschiera 8 Novembre 1917”, Prefazione di Enzo Trantino, che ho ricevuto personalmente in dono dall’autore e amico (Sua pregiata dedica) Stefano Papa, Domenica 23 Ottobre, nel corso dell’Evento: “80 anni dalla morte di S.A.R. Amedeo Duca d’Aosta”, presso il “Museo Italia in Africa 1885-1960” diretto dal Sig. Mario

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Storia

STAZZEMA, LA MERLI E UNA BRIGATA NERA FANTASMA

La strage di Sant’Anna di Stazzema, in provincia di Lucca, è certamente da annoverare tra i crimini più efferati commessi dalle truppe germaniche in Italia tra il 1943 e il 1945. Di questo drammatico episodio si è tornato a parlare in questi ultimi tempi in molti Consigli comunali, perché legato ad una proposta che, partendo

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Storia

In ricordo del sanguinoso episodio del 21 luglio 1921 – Riccardo Borrini

Ieri è ricorso il 101° anniversario dell’episodio del 21 luglio 1921, tragica circostanza che ben descrive il clima di guerra civile che stava divampando in Italia in quei drammatici anni del primo dopoguerra. A distanza di oltre un secolo sarebbe opportuno e doveroso analizzare con maggiore obiettività quel periodo, lasciando da parte i tentativi, grotteschi,

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Storia

Giovanni Amendola morì di cancro – Pietro Cappellari

  Ucciso dai fascisti… o da una malattia… per la propaganda è la stessa cosa   Le vittime del fascismo in Italia godono di “chiara fama”. Una fama che va ben al di là del legittimo ricordo, in quanto il loro sacrificio serve troppo spesso per innestare una polemica politica e perpetuare l’odio antifascista nel

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Libreria Storia

Patria senza mare un libro di Marco Valle. Recensione di Luigi Morrone

In un famoso discorso al Lingotto del 29 novembre 1985, Gianni Agnelli citò una frase di Ugo La Malfa: «L’Italia deve scalare le Alpi», lamentando che una “pozza di gravità”, una “forza centrifuga”, la attirasse verso il Mediterraneo, quando – secondo “l’avvocato” – il “futuro” era rappresentato dalla “irreversibilità” della scelta “atlantica ed europea”. Il

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