2 Maggio 2024
Attualità

Per animare il dissenso, follow the money. Seguire il denaro – Roberto PECCHIOLI

Nella poesia Una disperata vitalità, Pier Paolo Pasolini, un grande, ma dissoluto reazionario, gridava con l’amarezza di un’intera vita: “la morte non è nel non poter comunicare, ma nel non poter più essere compresi “. Questa riflessione ci è balzata in mente in un momento di sconforto legato alla difficoltà incredibile di ottenere ascolto nel

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Attualità

Un inarrestabile impulso al suicidio – Sandro Giovannini

La crisi dello spirito europeo accelera in modo evidente. Una gran parte della popolazione, lavorata da decenni di paideia sovversiva ha sostanzialmente accettato uno stile di vita convulso, rivoltato e sghembo, purché gli potesse apparire crescentemente comodo ed irresponsabile. Persino in una situazione ormai per troppi di montante degrado di quell’ammiccante ed ipocrita modello si

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Attualità

Il campo dei santi – Enrico Marino

La polemica scoppia immediata, astiosa e aggressiva come non mai. La bestia umanitaria ferita reagisce rabbiosa, con la bava alla bocca. E una nuova vergogna si aggiunge alle altre. La vergogna di un giudice che ha avuto l’ardire di denunciare quello che tutti sapevano, ma che non doveva essere rivelato pubblicamente e, per questo, subisce

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Attualità

Le Quinte Colonne – Enrico Marino

Spesso ci si chiede come sia potuto avvenire, in un lasso di tempo relativamente breve, lo stravolgimento di valori e del sentire comune a cui assistiamo quotidianamente. Nel volgere di pochi decenni, un insieme di principi e un conseguente modo di pensare paiono definitivamente scomparsi, lontani nello spazio e nel tempo, incredibilmente capovolti e contrapposti

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Attualità

Elogio dell’aquila – Gianfranco de Turris

Ogni immagine ha due prospettive, quella realistica e quella simbolica. Ciò che rappresenta e ciò che sta al di là e a di sopra della rappresentazione. Non tutti se lo ricordano e si fermano alla prima impressione di superficie, soprattutto se suggestiva, eclatante. Come ad esempio quella dell’aquila reale che piomba su un piccolo drone,

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Politica

Mala tempora currunt – Fabio Calabrese

Certamente avrete notato che negli articoli che ho pubblicato ormai da diverso tempo su “Ereticamente” ho affrontato tematiche culturali, riguardanti la nostra Weltanschauung, metapolitiche, storiche, ma il piano strettamente politico l’ho lasciato da parte, e il motivo penso che tutti voi lo comprendiate: la ripugnanza per una situazione che ben conosciamo e che fa sempre

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Politica

“Tutto va ben, madama la marchesa” – Michele Rallo

La canzonetta – cara a quelli della generazione precedente alla mia – era di origine francese. In Italia la cantava Nunzio Filogamo, palermitano, amabile presentatore delle prime edizioni del Festival di Sanremo. Il titolo era ammiccante e intrigante, leggero e facile da ricordare: «Tutto va ben, madama la marchesa». La storiella che faceva da filo

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Politica

Il ponte dei sospiri – Michele Rallo

Poco male. Il Ponte sullo Stretto è soltanto una delle tante bufale toscane, una delle tante promesse da marinaio che un Renzi allo sbando andrà snocciolando da qui al prossimo 4 dicembre, nella lunghissima campagna elettorale che il Vispo Tereso ha voluto per tentare di arginare l’armata dei NO che s’ingrossa ogni giorno di più.

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Politica

«È arrivato l’Ambasciatore con la piuma sul cappello…» – Michele Rallo

«È arrivato l’Ambasciatore» è il titolo di un’operetta “minore” degli anni ’20, di quelle che non hanno lasciato un segno, di cui è difficile anche scovare libretto e spartito. Maggior fortuna ebbe senz’altro una canzone dallo stesso titolo, lanciata dal Trio Lescano alcuni anni dopo. Faceva, grosso modo, così: «È arrivato l’Ambasciatore / con la

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Politica

Renzi contro l’Europa? Come diceva Totò: “Ma mi faccia il piacere” – Michele Rallo

Poveretto, dev’essere proprio allo sbando. Evidentemente i sondaggi per il referendum (quelli veri, quelli che affluiscono al ministero degli Interni) devono essere disastrosi. Disastrosi per lui, s’intende. Non è servita la militarizzazione della RAI (oramai ridotta ad un megafono della propaganda governativa), non è servita la nuova campagna – inventata di sana pianta – sulle

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