13 Aprile 2024
Attualità Puccinelli Società Tempi Moderni

Divide et Impera


di Antonio Puccinelli
In Europa il potere economico dominante ha ormai raggiunto l’apice parossistico, e tutti pensano che manchi poco al collasso del sistema! ma non è così: chi ha progettato il meccanismo non è così stupido da lasciar crollare il lavoro di un secolo per una crisi così insignificante a paragone di altre avvenute in passato. Il consumismo è un meccanismo diabolico che non lascia altro che disperazione a chi non riesce a vivere come gli viene  comandato, ma non basta! i disperati, i morti di fame, coloro che vedono la loro terra madre soccombere ad una colonizzazione forzata da parte delle popolazioni del fondo del mondo, riescono sola a urlare la loro disperazione, chiusi ormai nel loro tunnel.

Il ribollire della rabbia si infrange contro il muro di gomma eretto dagli altri disperati. È questa la chiave del potere eretta a difesa dai crepaci della crisi: se il popolo muore di fame e pensa alla rivolta basta dividerlo.
Ritornano i due schieramenti di sempre, la sinistra e la destra, il liberismo e la tradizione, il perbenismo contro la difesa del passato
Il bene e il male! la dicotomia più antica che contrappone chi crede nelle proprie idee.
Sono due barriere che si oppongono l’una all’altra, ogni qual volta vi sia energia a sufficienza per alzarsi con la rabbia della ragione.
È questa una ricetta che viene condita, al bisogno, da un manipolo di cialtroni, eletti a difesa dei singoli sistemi, con l’olio della menzogna. Oggi la stabilità dei governi viene garantita anche dal reato di opinione, un ulteriore difesa per la sicurezza del meccanismo globale.
Non illudiamoci, non vi sarà nessuna rivoluzione, nessun sconvolgimento radicale, e dove il sistema dovesse vacillare, sarà sufficiente una nuova guerra mondiale per riportare tutto alla calma precedente.
Quando vi erano i poteri sovrani e assoluti, i popoli soffrivano e morivano ma credevano! Oggi la democrazia ha tolto tutti i valori, i popoli soffrono lo stesso ma credono in ideali fatti di plastica, e si convincono di stare bene, e dove venga  a mancare il benessere e si genera la rivolta, si alza il muro di gomma degli altri disperati, così il ciclo si conclude fino alla volta successiva.
La fine dell’età del ferro, non è cosa percepibile dall’uomo, ma è davvero vicina, e da questa rinascerà una nuova era;  per adesso accontentiamoci della nostra disperazione

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