19 Aprile 2024
Appunti di Storia Controstoria

Bologna 1920: dopo la strage di palazzo d’Accursio a Bologna tutto cambia e la marcia fascista verso il successo finale diventa inarrestabile (parte terza) – Giacinto Reale

Guardiamoci e guardateci. Nessuno faccia il viso spaurito, nessuno abbassi gli occhi con falsa compunzione tremante. Ai conigli e ai coccodrilli, come alle bagasce, noi sputiamo sul muso. (articolo su “L’Assalto” del 1° dicembre 1920) Pur dopo una così terribile strage, i fascisti bolognesi intendono proseguire per la loro strada, decisi a sfruttare insieme le

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Bologna novembre 1920: ignoti sparatori nella sala consiliare, guardie rosse che tirano bombe dai balconi, una strage che segna la fine del socialismo in città (seconda parte) – Giacinto Reale

Per le strade di Bologna, domenica, devono trovarsi solo fascisti e bolscevichi. sarà la prova: la grande prova in nome d’Italia! (manifesto fascista)   L’esito delle elezioni amministrative provoca, come è normale l’esultanza dei socialisti, ed accresce per loro la convinzione di essere ormai alla vigilia della presa del potere, non necessariamente “con le buone”.

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Bologna, novembre 1920: quello dI Bologna sarebbe un fascio destinato a spegnersi, nella città ‘più rossa’ d’Italia, se non ci fosse un protagonista come Arpinati… (prima parte) – Giacinto Reale

  Il fortunato è Bucco /che mangia e non lavora Il fortunato è Bucco / Che mangia e non lavora E quando è nei pasticci / Ci mette la signora (stornello squadrista)   Il 1919 si chiude nel modo peggiore per il Fascio bolognese, che è ancora una timida presenza in una città dove i

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