7 Novembre 2024
Crisi Ucraina

Solo un’ora! – Gaetano Barbella

 

Una guerra fratricida nei cieli, la bestia l’ottavo re, divora la prostituta famosa: da qui il risvolto in terra della guerra ucraina

Padre Taras Zephlinsky, attivista della chiesa greco-ortodossa di Kiev, ai microfoni di AdnKronos, ha ammesso: “Sullo sfondo di questa guerra c’è veramente una lotta del male, impersonificato dalla Russia, contro il bene che viene difeso dall’Ucraina. La Russia nel portare avanti la guerra è guidata dal diavolo e i rituali esoterici sono un culto diabolico. Ma come dice il Cristo, ‘se Satana scaccia Satana, egli è discorde con se stesso: come potrà dunque reggersi il suo regno?1

Accodandomi a quanto detto da Padre Taras Zephlinsky per una visione esoterica delle guerra in corso in Ucraina, vale esaminare questo atroce conflitto secondo la logica esoterica della lotta del male contro il bene. Allora tanto vale entrare nel contesto dell’Apocalisse di Giovanni per trovarvi una possibile soluzione perchè è in questo senso che si sviluppa il testo sacro. Infatti è molto aderente alle ragioni che hanno spinto Putin alla guerra spietata conto l’Ucraina, come a dire che “era scritto”. Una guerra che in realtà si è dimostrata in modo sommerso la lotta della Russia contro quasi il mondo intero, poiché il blocco dell’altro potente della terra gli USA di Biden vi partecipa attivamente inviando armi e aiuti in modo continuo.

Con Vladimir Putin siamo nella sfera della vita dell’uomo, quella di coloro che assumono in loro un enorme potere di comando per essere dei monarchi e, paradossalmente, anche guida spirituale come un idolatrato dio in terra. La storia del mondo è colma di simili despoti che hanno fatto conquiste di popoli, assoggettandoli con la forza, non prima di aver messo a morte intere generazioni a loro ostili. L’ultimo della storia, quella epocale, ci propone un uomo preso da un forte senso di gloria per ridare splendore e grandezza alla sua terra, la Russia degli zar, dei Romanoff, che l’hanno resa celebre ma che oggi è sbiadita e volge ad essere parte, seppur preminente, del resto delle molte potenze mondiali. E Vladimir Putin che se, dal lato di un generale d’armata bellica è tutto preso a far rientrare negli antichi ranghi della Russia degli zar, il popolo dell’Ucraina presa a sua volta dall’attrazione dell’Unione Europea, dall’altro lato, con il pieno patrocinio dell’autorità religiosa ortodossa, è pervaso da una bizzarra e ostinata spiritualità, come se fosse un arcangelo Michele a ricacciare Satana che ha sedotto la sua antica Ucraina.

 

 

Nella foto vediamo Putin visibilmente assorto nel ruolo di un antico imperatore unto dal capo della chiesa ortodossa, con una candela rossa tra le mani alla messa di Pasqua 2022: “La fede nel trionfo della vita

La funzione è stata celebrata dal Patriarca di Mosca e di tutta la Russia di Kirill. Con il Presidente russo anche il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin.

Vladimir Putin ha partecipato alla messa di mezzanotte per la Pasqua ortodossa nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. Egli ha rivolto gli auguri in un messaggio pubblicato dal Cremlino ai cristiani ortodossi e a tutti i cittadini russi.

Questa grande festa unisce i cristiani ortodossi, tutti i cittadini della Russia che celebrano la risurrezione di Cristo, attorno a ideali e valori morali elevati, risveglia nelle persone i sentimenti più luminosi, la fede nel trionfo della vita, della bontà e della giustizia”,

ha detto il leader ringraziando poi la Chiesa ortodossa russa per il

lavoro costruttivo e fruttuoso volto a preservare le nostre più ricche tradizioni storiche, culturali e spirituali, rafforzare l’istituzione della famiglia ed educare le giovani generazioni“.

Il patriarca Kirill ha sostenuto l’offensiva russa in Ucraina2.

Ed è la volta dello zar della Russia, Vladimir Putin, a impersonare la bestia dell’Apocalisse di Giovanni. Egli è l’ultimo dei re della terra, l’ottavo re dell’Apocalisse di Giovanni e l’Ucraina, del presidente Volodymyr Zelens’kyj, è la prostituta famosa. accusata di nazifascismo.

Leggiamo nel capitolo 17 dell’Apocalisse i versetti da 11 a 18.

E la bestia che era, e non è, è anch’essa un ottavo re, viene dai sette e se ne va in perdizione. Le dieci corna che hai viste sono dieci re, che non hanno ancora ricevuto regno; ma riceveranno potere regale, per un’ora, insieme alla bestia.  Essi hanno uno stesso pensiero e daranno la loro potenza e la loro autorità alla bestia. Combatteranno contro l’Agnello e l’Agnello li vincerà, perché egli è il Signore dei signori e il Re dei re; e vinceranno anche quelli che sono con lui, i chiamati, gli eletti e i fedeli». Poi mi disse: «Le acque che hai viste e sulle quali siede la prostituta, sono popoli, moltitudini, nazioni e lingue. Le dieci corna che hai viste e la bestia odieranno la prostituta, la spoglieranno e la lasceranno nuda, ne mangeranno le carni e la consumeranno con il fuoco. Infatti Dio ha messo nei loro cuori di eseguire il suo disegno, che è di dare, di comune accordo, il loro regno alla bestia fino a che le parole di Dio siano adempiute. La donna che hai vista è la grande città che domina sui re della terra». 

È complicata la comprensione. Ma in sostanza la bestia, che impersona uno alle volte i dieci re, odierà la prostituta e la divorerà. Si tratta in definitiva di un certo modo di esplicarsi del loro integrarsi per essere una cosa sola, l’unità.

Ricordarsi del matrimonio dei contrari dell’alchimia che si attua, appunto, con la guerra. Più da vicino la Russia di Putin rappresenta lo solfo e l’Ucraina di Volodymyr Zelens’kyj il mercurio alchemico (la salamandra e la remora) che si azzuffavano dilaniandosi.

Questi due principi “abitano” il vaso alchemico e la lebbra che affligge la Materia Prima, la presunta bestia in Putin, più che identificarsi con il fisso o con il volatile, col corpo o con lo Spirito, risiede nella loro mancata integrazione, nella loro separazione. L’Alchimista, Iddio quindi, non potendo rinunciare né all’uno né all’altro, deve riuscire ad amalgamare e fondere insieme Spirito e Corpo, realizzando la coniunctio oppositorum. Gli opposti devono prima lottare divorarsi ed uccidersi a vicenda perché la loro unione possa realizzarsi. Questa operazione ha due aspetti, quello del costringere la terra corporea e pesante ad elevarsi verso le regioni dello Spirito e quello consistente nell’obbligare lo Spirito ad abbandonare i “cieli filosofici”, ove può spaziare liberamente, costringendolo a discendere nelle regioni più pesanti e condizionate dai vincoli terrestri perché possa vivificare rivitalizzare e “rendere consapevole” il corpo. Ed ecco tradotto in termini alchemici la guerra fraticida in Ucraina, e questo avverrà in una sola ora, un breve tempo, probabilmente anche meno di un anno e non secoli e millenni. Giusto il tempo stabilito da Dio, e una volta scaduta l’ora sarà l’Agnello a vincere.

Notare il dettaglio «E la bestia che era, e non è,» della citazione suddetta dell’Apocalisse. Come a far capire che si tratta di un processo evolutivo della bestia che, “divorata” a sua volta dagli angeli (gli uccelli che volano in mezzo al cielo) dell’Agnello, non è più una bestia. Di questo se ne parla nel capitolo 19, versetto 17-18:

Poi vidi un angelo che stava in piedi nel sole. Egli gridò a gran voce a tutti gli uccelli che volano in mezzo al cielo: «Venite! Radunatevi per il gran banchetto di Dio; per mangiare carne di re, di capitani, di prodi, di cavalli e di cavalieri, di uomini d’ogni sorta, liberi e schiavi, piccoli e grandi».

La lotta alchemica fra i simboli dell’Ucraina e della Russia

Il tridente simbolo dell’Ucraina

È noto che quasi ogni stato hanno i loro simboli. Molto spesso questi sono animali o piante e la Russia ha un orso. Molto spesso, l’aspetto di un simbolo animale in qualsiasi paese è dovuto al fatto che questa creatura è spesso menzionata nelle leggende popolari, nelle fiabe e nelle leggende.

L’Ucraina non ha un simbolo animale. Anche dopo le elezioni nazionali sull’animale della mascotte, gli abitanti del paese non arrivarono ad un’opinione comune. Il fatto è che teoricamente il simbolo di questo stato può essere un cavallo o un tour, un cuculo o una gru, una cicogna o un usignolo, una rondine o un whist.

Tutti questi simboli animali dell’Ucraina si trovano in opere di folklore di questo paese. Tuttavia, con lo stesso successo nelle fiabe e nelle canzoni composte da ucraini, si parla di lupi e orsi, polli e lepri. Uno stato non può avere diversi simboli animali. Allo stesso tempo, non tutti questi rappresentanti sono universalmente riconosciuti, e questa è una condizione obbligatoria nella scelta del simbolo di un paese.

L’opzione migliore è Falcon of the Rjurik. È stato raffigurato fin dai primi tempi sull’emblema dello stato in una forma schematica. Ora è trasformato in un tridente.

Rjurik è un semileggendario principe variago (m. 879), capostipite secondo le cronache della dinastia dei Rjurikidi; chiamato a Novgorod (856 circa) coi suoi due fratelli e una schiera di seguaci perché ristabilisse l’ordine sconvolto dalle continue lotte fra Slavi e Finni, si impadronì sia della città sia di Kiev, creando il primo nucleo politico del futuro stato russo (la Rus´ di Kiev)3.

Ed ecco la ragione della pazzia di Vladimir Putin, la memoria del primo nucleo del futuro stato russo.

L’orso bruno l’animale simbolo delle Russia

 

Possente, corpulento e massiccio, talvolta feroce, ma sempre imprevedibile. L’orso bruno è l’animale simbolo della Russia. Le sue origini risalgono all’era pagana, quando le tribù slave che popolavano i territori della moderna Russia lo adoravano come un dio. In Russia l’orso è protagonista di proverbi, modi di dire, opere letterarie, racconti popolari ed epopee. L’agiografia paleocristiana rappresenta i santi come domatori di orsi selvatici.

A partire dal sedicesimo secolo, questi animali sono inoltre raffigurati su alcuni importanti stemmi russi. Li troviamo, per esempio, sugli stemmi delle città di Perm, Khabarovsk e Yaroslavl.

 

 

 

La remora è un pesce (ma nessuno lo sa). Jung e l’Echeneis

Echeneis è il nome latino di un pesce molto particolare.

Di esso racconta Plinio nella sua Historia Naturalis, in un passo ripreso da Jung, in Aion:

La remora – scrive Jung -, piccola per statura e grande per la potenza costringe le superbe fregate del mare a fermarsi: avventura che come ci racconta Plinio in modo interessante e ameno tocco ‘ ai nostri tempi’ alla quinquereme dell’imperatore Caligola.

Mentre questi ritornava dall’Astura ad Anzio, il pesciolino, lungo mezzo piede, si attaccò succhiando al timone della nave, provocandone l’arresto.

Tornato a Roma, dopo questo viaggio, Caligola venne assassinato dai suoi soldati.

L’ Echeneis – continua Jung -, “agì dunque come praesagium, come piscis auspicalis“, rileva Plinio. Un tiro analogo lo giocò a Marc’Antonio, prima della battaglia navale contro Augusto, in cui dovette soccombere.

Plinio non finisce mai di stupirsi del potere dell’Echeneis. La sua meraviglia impressionò evidentemente gli alchimisti al punto di indurli a identificare il ‘pesce rotondo del nostro mare’ con la Remora.

La Remora divenne così il simbolo dell’estremamente piccolo nella vastità dell’inconscio. Che ha un significato tanto fatale: esso è infatti il , l’Atman, quello di cui si dice che è “IL PIU’ PICCOLO DEL PICCOLO, PIU’ GRANDE DEL GRANDE.”4.

La lotta alchemica fra i simboli dell’Ucraina e della Russia

Abbiamo da un lato il tridente dell’Ucraina che nel passato era il falcone del Rjurik un semileggendario principe e all’opposto l’orso bruno simbolo della Russia. Da premettere che il presidente russo Vladimin Putin è preso dal passato glorioso della Russia degli zar: di qui la lotta che intraprende è contro il suddetto falcone di Kjunik. Si profila, allora, una lotta impari, di un animale, per quanto un poderoso orso, non riuscirà mai a prevalere sul tridente ucraino un metallo. Sul piano fisico questo sta avvenendo, avendo l’armata di Putin quasi raso al suolo molte città ucraine, ma non sul piano alchemico dei simboli, una lotta che si svolge sul piano astrale. Ed ecco il parallelo con la leggenda sull’invincibile pesce, la remora nota come echeneis benedetta degli alchimisti.

Brescia, 25 maggio 2022

 

Note

1https://tvzap.it/news/guerra-in-ucraina-esoterismo-notizia-su-putin/

2https://www.rainews.it/video/2022/04/putin-durante-la-celebrazione-della-pasqua-ortodossa-twiiter-visegrad24-89bf790a-6ea0-4b3d-ba6a-effc6b712ad6.html

3     https://it.hoboetc.com/novosti-i-obschestvo/24344-zhivotnye-ukrainy-obzor-osobennosti-i-interesnye-fakty.html

4     https://fabriziofalconi.blogspot.com/2015/07/la-remora-e-un-pesce-ma-nessuno-lo-sa.html

 

4 Comments

  • il comico 23 Giugno 2022

    Mangiato pesante ieri sera, eh…?

    • ちんちん 27 Giugno 2022

      Siamo conesti, è il primo articolo interessante su questo sito riguardo alla guerra in Ucraina, dopo la mole di propaganda filorussa.

      • Ereticamente 27 Giugno 2022

        Ereticamente non fa propaganda filorussa ne filoatlantica. Auspica in tempi rapidi la risoluzione militare e politica di questo conflitto a beneficio dei popoli europei chiamati in causa senza un reale motivo. E poi se segui questa rivista dovresti ben sapere che noi diamo spazio al Liberopensiero tranne quello degli stronzi naturalmente

  • Gaetano Barbella 26 Giugno 2022

    “Mangiato pesante ieri sera, eh…?” Ha voluto scherzare, ma ha colto nel segno. Nell’affrontare le cose dell’Apocalisse, (come dire le cose di Dio) nel caso della bestia e i suoi re, leggiamo al capitolo 17: «odieranno la prostituta, la spoglieranno e la lasceranno nuda, ne mangeranno le carni e la consumeranno con il fuoco.» Ci andava pesante Giovannino con l’accordo di Dio!
    Ma c’è di più perché dopo un’ora cambiano i ruoli, sono gli uccelli del cielo a far la festa alla bestia e i suoi re ancora satolli. Un angelo dice loro: «Radunatevi per il gran banchetto di Dio; per mangiare carne di re, di capitani, di prodi, di cavalli e di cavalieri, di uomini d’ogni sorta, liberi e schiavi, piccoli e grandi». E da qui viene fuori la nuova creazione con l’Agnello.
    Ci andavano pesanti in cielo col mangiare! Ma solo così si può capire che la bestia è come il maiale, dopo averlo ucciso non si butta niente, tutto deve rientrare nella logica divina.
    Ma intanto il “pesante” della guerra in corso in Ucraina, che non sembra smettere, chi lo dovrà ingoiare? Chi più e chi meno tutti noi, compreso lei, non crede?

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