Abstract
Durante l’epoca covid abbiamo assistito ad una serie di dichiarazioni di carattere “scientifico” che, in effetti, ci hanno lasciato molto perplessi.
L’elenco è lungo.
- gli asintomatici devono ogni giorno controllare se sono stati contagiati
- i guariti devono, comunque, vaccinarsi
- il tampone da garanzia che
- la mascherina serve per
- il vaccino è efficace
- non ci sono cure
- quante dosi di vaccino sono necessarie? Prima 1, poi 2, quindi 3 e, infine, 4!
Ora, bisogna finalmente arrivare al punto cardine: quale rapporto hanno con la scienza queste dichiarazioni?

La scienza è, innanzitutto, misura, dunque, numeri. Per esempio, se i morti sono 150.000, rispetto a 60 milioni di Italiani, facendo due conti, risulta lo 0,2 % della popolazione! Niente! Non c’è nessun rischio pandemico. Per sottolineare questo punto, possiamo confrontare con i numeri della Peste Nera del Trecento (quella di Boccaccio): la percentuale fu del 30% che, oggi avrebbe portato a 18.000.000 di morti!
Ma, in omaggio alla definizione di pandemia della OMS, associazione ridicola che prende soldi da privati (che hanno interessi nella produzione dei vaccini) basata su “non ci sono cure” , come sappiamo, le cure ci sono: basta pensare al dott. Giuseppe Donno, smentito da una subrette innalzatasi a arbitro scientifico! Ma, poi, si è scoperto il remdesivir di Berlusconi, l’eparina per i coaguli di sangue, gli anticopri monoclonali, la idrossiclorochina, l’ivermectina…
La scienza è esperimento e, per esempio, avrebbe dovuto portarci a controllare cosa contengono questi vaccini, propinati come panacea universale! Perchè nessuno ha controllato se veramente contengono grafene? Se c’è un legame con i trombi? Se contengono feti abortiti (inutile poi commentare questo punto, vicino ai limiti della decenza).
Ma, un tema che mi ha molto ispirato è legato a dei libri, fondamentali nella mia ricerca sul covid.
Il primo è “Storia della Colonna infame” di Alessandro Manzoni, nel quale si narra di un poveraccio che, visto da due donne mentre tocca un muro viene denunciato come untore! Automaticamente, è un untore, viene arrestato, condannato, torturato, fatto a pezzi (nella Milano del Seicento!) e, come monito, dopo che la sua casa viene distrutta, viene eretta una colonna a futura memoria! Tardivamente, si scopre che tutta l’operazione era assurda, ma ormai il dramma è compiuto.
Il secondo libro è l’”Enciclopdedie” di Diderot e D’Alembert, che alla voce “Alcatrace” parla di un uccello trovato nelle Indie da un ricercatore che ne da una descrizione molto accurata senza però portarne un esemplare da studiare. Si tratta, forse del “pipistrello” di Sileri?
Il discorso sulla anti-scienza, però, non può prescindere dai discorsi televisivi di tal Burioni, noto virologo, che dall’alto della sua “scienza” invitava gli Italiani con la formula “vaccinatevi, vaccinatevi, vaccinatevi” senza minimamente spiegare per quale motivo avrebbero dovuto farlo. Inutile dire che scienziati ben più prestigiosi, di altra nazionalità, invitavano alla prudenza.
Cagliari, 6 maggio 2025
Enrico Masala