29 Marzo 2024
Punte di Freccia Rodolfo Graziani Rsi Storia

Rodolfo Graziani, Onori ad un soldato!…seconda parte

di Mario M. Merlino C’è un’altra fotografia che ho davanti a me. L’ho ritrovata nel secondo volume di Sette Anni di Guerra, di cui avevo fatto la raccolta al tempo del ginnasio, e che mio padre mi fece rilegare in premio non so più di quale (modesto) risultato scolastico. E’ il primo ottobre del ’43.

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Punte di Freccia Rodolfo Graziani Rsi Storia

Maresciallo Rodolfo Graziani, Onori ad un soldato!

Ho davanti a me una fotografia dove si vede un uomo, con il volto segnato, i capelli folti e bianchi, con il pastrano militare privo di spalline e gradi e decorazioni. Un volto che racconta di antiche ed estreme battaglie, di certe vittorie e di inevitabili sconfitte, un volto severo di chi sa rimanere in

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Cervi Govoni Marino Politica Storia

Il maggio radioso della liberazione

di Enrico  Marino Sul Sole 24 Ore del 18 aprile Sergio Luzzattoricostruisce l’epos resistenziale che, alimentato dagli articoli di Italo Calvino, elevò i fratelli Cervi a icone dell’antifascismo e santini della liberazione. La“lezione” dell’articolo è che “durante la guerra civile del 1943-45, i partigiani rossi erano stati vittime delle belve nazifasciste molto più che carnefici

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Cultura Lingua Italiana Rallo Storia

La diffusione della lingua inglese e la colonizzazione culturale dell’ Europa

di Michele Rallo In principio era il latino, lingua dell’Impero Romano e poi, nel Medio Evo, lingua dotta e – nella sua versione “volgare” – lingua franca di tutti i popoli europei e africani ed asiatici che dell’Impero Romano avevano fatto parte. In seguito, parallelamente al consolidarsi di diverse lingue “volgari” (cioè parlate dal volgo,

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Antagonismo Narrativa Punte di Freccia Racconti Storia Verità

Racconti di…verità!

di Mario M. Merlino Confesso che il mio primo libro di racconti, Atmosfere in nero, mi ha dato delle soddisfazioni e di questo lo devo ringraziare. E di questo ‘grazie’ ne faccio partecipi i lettori di Ereticamente. E’ come se ci si sedesse intorno al camino in un giorno in cui i vetri tremano per

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Padovan Storia Waffen SS

25 aprile… 1945!

di Gianluca Padovan Che cosa si ricorda il 25 aprile? Cosa si ricorda del 25 aprile? Ditemelo un po’ voi, che scendete in campo con le bandiere dell’uno, dell’altro o di chissà quale colore. Io prendo in mano, ancora una volta, un libro a me caro: «I Leoni Morti». Se avete voglia e tempo, con

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Eugène Vaulot Storia

Immortale

di Luigi Cardarelli “era scritto nel destino, che ti ha reso immortale il 2 maggio a Berlino”. Moriva quel giorno il prode untersharfuhrer Eugène Vaulot, assieme agli ultimi volontari francesi della divisione Charlemagne: a pochi passi appena dal bunker della Cancelleria. I vincitori russi innalzavano alta la bandiera dell’armata rossa sulla cima del Reichstag. Alcuni

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Marino Politica Storia venticinqueaprile

25 aprile: tutti gli anni si festeggia una sconfitta

di Enrico  Marino Tempo addietro, il governo Berlusconi aveva proposto di abbreviare la lista delle festività che interrompono la settimana lavorativa e di incorporarle nella domenica successiva. Fra queste la ricorrenza del 25 aprile, ma subito da sinistra ci fu una sollevazione di sdegno perchè quella festa doveva restare l’occasione di divisioni e di commemorazioni

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Giorgio Bocca Padovan Storia venticinqueaprile

Un Venticinqueaprile da Leoni!

di Gianluca Padovan Bordeggio svogliatamente tra le bancarelle della fiera di paese, quand’ecco apparirmi quella dei libri vecchi, usati e «sdrusci». Tra le montagne di caratteri stampati e le copertine ammiccanti mi si staglia la stella fortunata. E la colgo al volo. Si tratta del mirabile libro di Umberto Bocca: «Storia dell’Italia partigiana» (Bocca U.,

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Leon Degrelle Punte di Freccia Rexismo Storia

Ardere, ardere sempre…

di Mario M. Merlino Il sette maggio del 1945 la capitolazione della Germania. In piena notte, da un campo di fortuna in Norvegia, a una ventina di chilometri da Oslo, prende il volo un Heinckel abbandonato. Il bimotore, si seppe successivamente, apparteneva all’architetto e ministro degli armamenti del Terzo Reich, Albert Speer. La sua autonomia

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