29 Marzo 2024
Società

La fabbrica dell’uomo -Roberto Pecchioli

Per Nikolaj Berdjaev, pensatore russo caro a Vladimir Putin, il senso del conservatorismo non sta nel bloccare il movimento in alto o in avanti, ma nell’ostacolare il moto all’indietro e verso il basso, il buio caotico, il ritorno allo stato barbarico. Mai come oggi c’è bisogno di una rivolta ideale, di un colpo di reni

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“No al No!”

C’era la folla delle grandi occasioni ieri a Milano. In una piazza Duomo colma all’inverosimile si è svolta infatti una manifestazione cui ogni italiano avrebbe voluto (forse dovuto) partecipare. La società civile ha infatti deciso di riunirsi pacificamente per manifestare contro le manifestazioni. Sappiamo che negli ultimi tempi alcune frange estremiste hanno contestato le recenti,

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La dittatura del “progretariato” – Roberto Pecchioli

Abbiamo l’abitudine di conversare amabilmente, al bar o in piazza, con un colto professore dal ferrigno passato di militante di estrema sinistra. Uniti dalla fede calcistica e divisi su tutto il resto, amiamo punzecchiarci e discutere di massimi (e minimi) sistemi. Parlando con tristezza della morte sul lavoro – l’ennesima – di un operaio nella

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Società

Il fondamentalismo woke e il Programma Ludovico – Roberto Pecchioli

Tra le ricorrenze del 2021, una è particolarmente significativa per gli appassionati di cinema: il cinquantesimo anniversario dell’uscita di Arancia Meccanica, il film culto di Stanley Kubrick tratto dal romanzo di Anthony Burgess. La domanda che ci poniamo, a mezzo secolo di distanza, è, con termini diversi, la stessa di allora: è accettabile costringere gli

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Il discorso di odio – Roberto Pecchioli

L’aggressione contro le libertà procede in maniera coordinata e inesorabile, secondo il principio “della rana bollita”. Le libertà non vengono attaccate tutte insieme, ma svuotate e poi abolite pazientemente– di fatto o di diritto – tessendo una tela ordita dall’alto. In questi tempi di moralismo invertito, la giustificazione è la difesa delle minoranze – alcune

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Anatomia del pensiero unico – Roberto Pecchioli -prima parte

Sempre più spesso parliamo di “pensiero unico” e perfino di “polizia del pensiero”. Ma che cosa significa, concretamente, pensiero unico? Innanzitutto, non è una novità. Possiamo anzi affermare che l’obbligo (palese o nascosto) di pensare, agire, dire, in conformità ai dettati del potere è una costante della storia umana. Gli ultimi secoli avevano fatto credere

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L’erba voglio – Roberto Pecchioli

L’erba voglio non cresce nel giardino del re. O forse sì, cresce nel cortile dell’Homo Deus. Marcello Veneziani ha svolto di recente una riflessione che merita di essere sviluppata, sull’eccesso di desiderio della nostra società. Innanzitutto, un’osservazione: la volontà e il desiderio compulsivi sono aspetti di un allontanamento dalla realtà ogni giorno più grande. Nessun

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Dominio di realtà – Lorenzo Merlo

  Il mondo pare ci sia davvero. Ma esso dipende dal binario identitario che siamo obbligati a seguire e non può fare altro che portarci dritti dritti nella galleria della realtà.   Mondo esterno La Scienza è arrivata al punto ineludibile. Dopo essersi dedicata anima e corpo a scomporre la cosiddetta realtà, dopo aver preso

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Ritorno all’etica del Resistente: siamo alle soglie della modernità post-liquida? – Romina Barbarino

“Il desiderio di resistere all’oppressione è radicato nella natura umana” (Publio Cornelio Tacito) Alcuni anni orsono il grande pensatore polacco Zygmunt Bauman definì la nostra una “società liquida”, ove “il cambiamento è l’unica cosa permanente e l’incertezza l’unica certezza”. Eravamo agli esordi del mondo globale, moderno, votato alla velocità e all’efficienza della comunicazione, degli scambi

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Vessilli del disfacimento: neocapitalismo e “sessualità” – Marco Toti

“La liberazione sessuale [che è una “frammentazione”] è la polverizzazione dell’amore in quanto processo totale della vita umano-femminile” (J. Camatte, http://www.nelvento.net/critica/disvelamento.pdf, p. 62). Tanta “sessualità”, poco amore; e tanta (troppa, soprattutto se “parlata”, “politicizzata” ovvero agita in forme patologiche, di cui si vorrebbe essere pubblicamente, farsescamente, laidamente orgogliosi) “sessualità”, sussunta senza residuo nel capitale, ha

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