19 Marzo 2024
Punte di Freccia

Linke leute von rechts – Mario Michele Merlino

Se non cado in errore, risulta di Ernst Niekisch l’affermazione provocatoria, ma solo in apparenza e non certo per il suo autore, ‘Linke Leute von rechts’ (gente di sinistra su posizioni di destra). Di origini bavaresi, coinvolto sembra nell’assassinio di ostaggi durante la Raeterrepublik (la Repubblica dei Consigli, modello sovietico) di Monaco, poi spostatosi, intorno

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Punte di Freccia

I vincitori e i ‘buoni’ libri dalla parte dei vinti… – Mario Michele Merlino

I vincitori e i ‘buoni’ libri dalla parte dei vinti… A sfregio anche formale la delegazione tedesca fu costretta ad entrare nel palazzo di Versailles da una porta di servizio. Era il 28 giugno del 1919. E attraverso i corridoi e lungo le scale, ai due lati, invalidi di guerra dal volto orrendamente mutilato perché

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Punte di Freccia

L’inutile pretesa della bellezza – Mario Michele Merlino

Sala Verdi, spaziosa e nuda, all’interno del Complesso del Vittoriano, dove si accede per visitare il Museo del Risorgimento (confesso non esserci mai stato). Sento risuonare, ora con accenti addolorati ora con intenti carichi d’orgoglio rivendicativo, vecchi e reiterati richiami al ‘vero’ e al ‘buono’ e, va da sé, al ‘bello’. Patetici mi appaiono e

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Immaginario, ogni passato – Mario Michele Merlino

‘Il passato è sempre un museo immaginario’. Lo traggo da ‘ultima considerazione’, pagina 377, dal robusto volume autobiografico di Joachim Fest, il più autorevole studioso di Hitler e del Terzo Reich (scomparso nel 2006), con sottotitolo ‘Memorie d’infanzia e gioventù’. Libro acquistato da Hassan, il rigattiere iraniano, con la sua botteguccia (suppongo di oggetti raccolti

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Punte di Freccia

La parola, pericolosa e salvifica – Mario Michele Merlino

New York, 5 aprile 1997. Muore il poeta Allen Ginsberg. Ha quasi settantuno anni. A causa di complicazioni per l’epatite dovuta ad un cancro al fegato. Circondato dagli amici fra cui la cantante Patti Smith che gli legge i Cantos di Ezra Pound – ne traggo nota dall’introduzione, che l’amica Susanna ha stilato per una

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Punte di Freccia

Feldpost – Mario Michele Merlino

Mi telefona Maurizio. E’ uscito presso Ritter, leggo gennaio 2016, Feldpost, appunti di un soldato politico, di Léon Degrelle. Ne ha curato l’introduzione, ci tiene a dirlo. Un segno di legittima civetteria, che da scrittore apprezzo; un gesto di cameratismo sincero. Quest’ultimo, merce rara, in tempi di degrado di uomini e idee di ciò che,

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Albert ed Emilienne – Mario Michele Merlino

Il campanile, slanciato e sottile, della chiesa al centro del paese mi serve come barra di orientamento. Un pretesto, in fondo. Quando mi inoltro nel bosco per sentieri di cui ignoro percorrenza e fine. Forse sono simili a quelli di cui parla il filosofo Martin Heidegger, sentieri che vanno disperdendosi e non conducono alla radura,

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Punte di Freccia

Relitti di naufragio – Mario Michele Merlino

Mi ritrovo, il tempo l’ha usurato (in ogni senso, probabile), Il tradimento dei chierici di Julien Benda, il famoso pamphlet pubblicato nel 1927. L’edizione in mio possesso risale al 1976 e, essendo a cura della Piccola Biblioteca dell’Einaudi, risente del clima di faziosità che, tramite accurata introduzione, si premunisce di evidenziare come il suo autore

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Corridoni Punte di Freccia

Eresie Utopia Immaginazione al potere… – Mario Michele Merlino

Diversi anni fa, trovandomi a Trieste, m’ero intestardito nel cercare fra le doline del Carso, sotto monte San Michele, il cippo eretto nel 1933, alto ventitre metri ornato dai simboli del Regime fascista, l’aquila e la mano levata, il fascio lungo tutta la stele, a memoria di Filippo Corridoni. Era mia intenzione rendere omaggio al

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Nietzsche Punte di Freccia

Ribellione e Disciplina – Mario Michele Merlino

Traggo spunto da un piccolo (senza volerne sminuire il senso) dibattito generato dall’amico Giacinto (ormai uso al gusto della provocazione), che, dopo aver postato un aforisma di Nietzsche, dal Così parlò Zarathustra, si dice poco convinto. Amante dello squadrismo, di quel primo fascismo becero e guascone, giocato sulla sfida il pugnale le bombe a mano

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