11 Settembre 2024
Appunti di Storia

Agosto 1944: omaggio alla “consegna” di Firenze – Gianluca Padovan

Un pugno di Cittadine e di Cittadini non s’arrende

Il dato di fatto storico è che donne e uomini di Firenze, molti dei quali minorenni, al di là di quanto dichiarato da una o dall’altra parte degli schieramenti politici, non ha voluto cedere la storica Firenze senza colpo ferire.

Persino le truppe tedesche si erano ritirate al di là dell’Arno.

Eppure, a dispetto d’ogni logica e di tattiche e strategie militari, qualcheduno ha -come si usa dire- “puntato i piedi”.

Sono passati alla Storia come i “Franchi Tiratori di Firenze”.

Una volta catturati sono stati “passati per le armi”, ovvero fucilati, perché non indossavano una divisa.

Perché si sono immolati quando potevano tranquillamente prendere il sole d’agosto sulle terrazze delle loro case?

Vai oggi a spiegarlo a queste masse di apolidi drogati coatti, vallo a spiegare a quelli che non hanno una propria idea, né di Nazione, né di Identità. Non è possibile.

Non occorre, invece, spiegarlo a chi vuole fermamente cancellare l’Italia e gli Italiani: difatti costoro sanno bene che al di là di tante perverse filosofie di governo, di tanti macchinosi programmi di deculturazione e cancellazione del Popolo Italiano, il Guerriero Italiano per eccellenza che alberga in molti cuori italiani, nelle corazze di carne di donne e di uomini d’Italia, non dorme mai!

Magari è sopito.

Probabilmente è solo latente.

Ma è sempre ben presente.

Al di là di tante parole, credo che non sia affatto necessario entrare nel dettaglio, perché spiegare la vera essenza dell’essere umano al vero essere umano è perfettamente superfluo.

Pertanto, con queste mie parole, non intendo raccontare i fatti: già è stato scritto e molto bene.

Pertanto, con queste mie poche parole, desidero solo rendere omaggio a chi, a dispetto di tutto e con zero prospettive di vittoria, ha racimolato qualche arma e si è battuto.

Firenze?

Dopo di allora non una semplice “Città d’Arte”.

Così si è scritto a suo tempo a Firenze, in quell’agosto del 1944: «La consegna è quella di morire sul posto».

Il resto sono solo chiacchiere.

 

P.S.: un tocco musicale, assai toccante, celebra i fatti eroici di Firenze ed è Ultima Raffica dei D.D.T.:

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