Cronaca – Apertura del Tempio di Giove

Cronaca – Apertura del Tempio di Giove

Roma. Il Tempio di Giove Ottimo e Massimo apre al pubblico. Parliamo del tempio di Giove eretto dall’Associazione Tradizionale Pietas. L’inaugurazione al pubblico avverrà domenica 11 giugno del MMDCCLXX anno ab urbe Condita, alle ore 10.00. Da tale data il tempio risulterà aperto al pubblico ogni domenica, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 (ad eccezione delle quattro domeniche di agosto). L’ubicazione è nel quartiere “Torre Gaia” a Roma, raggiungibile con la Metro C presso l’omonima fermata. Oltre all’orario di apertura settimanale è possibile prendere appuntamento all’indirizzo di posta elettronica info@tradizioneromana.org per accedere anche in altri orari settimanali.

In questa domenica di plenilunio verranno svolte le dovute offerte rituali alla divinità, seguirà una conferenza di presentazione sulla Tradizione vivente presso il tempio e sulle modalità di accesso al culto tradizionale romano italico.

Il tempio è aperto a tutti coloro i quali vogliano approcciarsi alla Tradizione Classica.

Nella cella interna del tempio possono accedere, oltre i praticanti gentili della Pietas, anche quelli dell’YSEE, l’organo delle religione ellenica col quale si è stretta ufficialmente amicizia nell’incontro del 21 aprile MMDCCLXVII (2014 e.v.) presso il Santuario di Pietas.

Nel Pronaos potranno accedere tutti coloro i quali vogliano onorare gli dei, fare essi voti od offerte, chiedere oracoli ed auspici e quant’altro abbia a che fare con lo spirito della pratica antica.

La purezza del cuore e la nobiltà di spirito siano l’egida della nostra Tradizione.

 

Associazione Tradizionale Pietas

 

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Categorie: Tradizione Romana

Pubblicato da Ereticamente il 7 Giugno 2017

Ereticamente

“La visione del mondo non si basa sui libri, ma su di una forma interiore e su una sensibilità, aventi carattere non acquisito, ma innato. Si tratta essenzialmente di una disposizione e di un atteggiamento, non già di teoria o di cultura, disposizioni che non concernono il solo dominio mentale ma investono anche quello del sentire e del volere, informano il carattere, si manifestano in reazioni aventi la stessa sicurezza dell’istinto, danno evidenza ad un lato significato dell’esistenza. (…) Se la nebbia si solleverà apparirà chiaro che è la visione del mondo ciò che, di là da ogni cultura, deve unire o dividere tracciando invalicabili frontiere dell’anima: che anche in un movimento politico essa costituisce l’elemento primario, perché solo una visione del mondo ha il potere di cristallizzare un dato tipo umano e quindi di dare un tono specifico ad una data Comunità.”

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