Dedicato a Brassens – Alessandro Caredda ©

Dedicato a Brassens – Alessandro Caredda ©

Nella sua opera geniale, Brassens,

uno degli ultimi menestrelli d’Europa,

è tangibile una sottile,

palpabile umanità,

l’ambrosia della riconoscenza,

spremuta di umiltà e amabile virtù

che trafigge chiunque.

Evoca nello spettatore la

gratitudine di un viandante verso

l’ospitalità fraterna, quasi una

metafora cristica del vagabondare

che trova sicuro asilo nelle genti.

Paragona i legni donatigli dal

buon uomo,

come un sole che scalda,

un tepore,

un ricordo inviolabile di quel gesto

solidale,

potente nelle strofe ritmate e nella

musicalità del francese.

Una splendida dedica,

un doveroso citare il suo

benefattore

per il pane donatogli,

le porte aperte dal gelo gallico,

e il meraviglioso buon augurio

di un buon ritorno al padreterno

Alessandro Caredda ©® Copyright 2016 All rights reserved, tutti i diritti riservati

Chanson pour l’Auvergnat

TRADUZIONE

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Categorie: Poesia

Pubblicato da Ereticamente il 14 Agosto 2016

Ereticamente

“La visione del mondo non si basa sui libri, ma su di una forma interiore e su una sensibilità, aventi carattere non acquisito, ma innato. Si tratta essenzialmente di una disposizione e di un atteggiamento, non già di teoria o di cultura, disposizioni che non concernono il solo dominio mentale ma investono anche quello del sentire e del volere, informano il carattere, si manifestano in reazioni aventi la stessa sicurezza dell’istinto, danno evidenza ad un lato significato dell’esistenza. (…) Se la nebbia si solleverà apparirà chiaro che è la visione del mondo ciò che, di là da ogni cultura, deve unire o dividere tracciando invalicabili frontiere dell’anima: che anche in un movimento politico essa costituisce l’elemento primario, perché solo una visione del mondo ha il potere di cristallizzare un dato tipo umano e quindi di dare un tono specifico ad una data Comunità.”

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