Riflessioni solstiziali – Jean Favre – Dominique Venner

Riflessioni solstiziali – Jean Favre – Dominique Venner

Il Solstizio d’Estate

La porta degli uomini

 

«L’aria che tu respiri porta al tuo cuore un sangue più ricco. Più ricco di profumo di rose, di ronzio di api, di calore salutare che penetra nella terra inebriata di fecondità. Gioia dell’estate. Certezza dell’estate. Ecco che dal rogo sale la fiamma trionfante che illuminerà la notte fino all’ardente aurora del prossimo mattino. Lo stesso calore riscalda i nostri cuori. La stessa luce illumina i nostri occhi. La stessa volontà arde nei nostri cuori. La stessa speranza si infonde nei nostri spiriti. Gioia del fuoco. Certezza del fuoco. I germogli sono fioriti. Gli uccelli hanno cantato. Sale la grande fiamma di gioia. Salgono nel cielo d’Occidente le fiamme della speranza. Sale trionfante, dal più profondo del nostro essere, il sangue dei nostri antenati. La loro fede esaltante e generosa. Gioia della vita. Certezza della vita.»

Jean Favre

Sol 1 

 

«Io sono della Terra degli alberi e delle foreste, delle querce e dei cinghiali, delle vigne e dei tetti spioventi, delle epopee e delle fiabe, del Solstizio d’inverno e di San Giovanni di estate. È una risposta a coloro che pretendono che l’Europa non sappia cosa essa stessa sia. È un modo per dire che cerco rifugio in me, più vicino possibile alle mie radici e non in una lontananza che mi è estranea. Il santuario in cui vado a raccogliermi è la foresta profonda e misteriosa delle mie origini. Il mio libro sacro è lIliade così come l’Odissea, poemi fondatori e rivelatori dell’anima europea. Questi poemi attingono alle stesse fonti delle leggende celtiche e germaniche, di cui manifestano in modo superiore la spiritualità implicita. Del resto non tiro affatto una riga sui secoli cristiani. La cattedrale di Chartres fa parte del mio universo allo stesso titolo di Stonehenge o del Partenone. Questa è l’eredità che occorre assumere. La storia degli europei non è semplice. Essa è scandita di rotture al di là delle quali ci è dato di ritrovare la nostra memoria e la continuità della nostra Tradizione primordiale.»

Dominique Venner

 

IN ALTO I CUORI!

La Redazione di EreticaMente

Print Friendly, PDF & Email
Categorie: Solstizio

Pubblicato da Ereticamente il 21 Giugno 2016

Ereticamente

“La visione del mondo non si basa sui libri, ma su di una forma interiore e su una sensibilità, aventi carattere non acquisito, ma innato. Si tratta essenzialmente di una disposizione e di un atteggiamento, non già di teoria o di cultura, disposizioni che non concernono il solo dominio mentale ma investono anche quello del sentire e del volere, informano il carattere, si manifestano in reazioni aventi la stessa sicurezza dell’istinto, danno evidenza ad un lato significato dell’esistenza. (…) Se la nebbia si solleverà apparirà chiaro che è la visione del mondo ciò che, di là da ogni cultura, deve unire o dividere tracciando invalicabili frontiere dell’anima: che anche in un movimento politico essa costituisce l’elemento primario, perché solo una visione del mondo ha il potere di cristallizzare un dato tipo umano e quindi di dare un tono specifico ad una data Comunità.”

Lascia un commento

    Fai una donazione



    Napoli 29 aprile 2023 ex Circolo Numismatico Partenopeo Convivium in Parthenope. Il Rito: Pragmatica e Attualità


  • a dominique venner

  • post Popolari

  • Ultimi commenti
  • archivio ereticamente

    Tag

    Newsletter

    navigando