Da aprile, nelle librerie meno raccomandabili…

Da aprile, nelle librerie meno raccomandabili…

Dopo cinque anni di ossessione intervallata da momenti in cui non ne volevamo più sapere dell’opera (che ci sembrava troppo più grande di noi), ieri sera abbiamo salvato per l’ultima volta il documento word e l’abbiamo allegato alla mail per spedirlo. Abbiamo ricacciato indietro i rigurgiti di perfezionismo residui, che ci volevano far rileggere ancora certe pagine, riverificare per l’ennesima volta le battute in veneto, le coincidenze storiche, i dettagli ambientali, i proverbi, i movimenti, i colori, le stagioni, i tessuti. Poi io ho telefonato a Curzio Vivarelli per la copertina: niente acqua, niente freddo, qualcosa di bello e profondo. Gli ho dato alcuni spunti: una tragedia di moltitudine e solitudine; un tempo immobile; costanti tentativi di ribellione, rabberciati da una fantasia che sopperisce agli scacchi della sorte; una volontà in guerra contro tutto, continuamente messa alla prova. Una fortuna dalle ragioni molto misteriose.

È la storia di uomini che, all’epoca dei fatti, avevano più o meno l’età mia, per cui bisognerebbe chiamarli giovani, e sono stati invece catturati da una sorte che li ha fatti diventare saggi molto presto. Ci sono il bene e il male e tutti i problemi che dà l’intenzione di definirli.

Troppi gridano alla verità come se ce l’avessero parcheggiata sotto casa, ma il giudizio è un’arte, e come tale andrebbe lasciato a pochi ispirati con l’attitudine al chiaroscuro – altrimenti diventa capriccio, sfogo o, peggio, come sappiamo, vendetta. Quello che si propone questo romanzo è di non fare altro che il lavoro di un buon fotografo, che trova la luce giusta per far vedere qualcosa. Abbiamo messo qualche faro, cercato la direzione migliore. Abbiamo sviluppato. Eliminato un bel po’ di scatti che non ci sembravano venuti bene. Poi, il resto lo farà l’osservatore.

Silvia Valerio

In uscita ad aprile 2016

Autore: Anna K. Valerio – Silvia Valerio

Titolo: Non ci sono innocenti

Collana: Il Cavallo alato

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Categorie: Edizioni di AR

Pubblicato da Ereticamente il 23 Febbraio 2016

Ereticamente

“La visione del mondo non si basa sui libri, ma su di una forma interiore e su una sensibilità, aventi carattere non acquisito, ma innato. Si tratta essenzialmente di una disposizione e di un atteggiamento, non già di teoria o di cultura, disposizioni che non concernono il solo dominio mentale ma investono anche quello del sentire e del volere, informano il carattere, si manifestano in reazioni aventi la stessa sicurezza dell’istinto, danno evidenza ad un lato significato dell’esistenza. (…) Se la nebbia si solleverà apparirà chiaro che è la visione del mondo ciò che, di là da ogni cultura, deve unire o dividere tracciando invalicabili frontiere dell’anima: che anche in un movimento politico essa costituisce l’elemento primario, perché solo una visione del mondo ha il potere di cristallizzare un dato tipo umano e quindi di dare un tono specifico ad una data Comunità.”

Commenti

  1. Elogiodelleccedenza

    È la prima volta che mi imbatto in questo bellissimo sito, non essendo assiduo d’internet: splendido e complimenti, a presto.

    MZ

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