15 Aprile 2024
Rievocazioni

Dalla “dottrina” di Monroe ai “quattordici punti” di Wilson

Le origini dell’interventismo americano negli affari europei   Correva l’anno 1823 quando James Monroe, 5° Presidente degli Stati Uniti d’America, enunciava la “dottrina” che da lui prenderà il nome (in realtà dovuta al suo ministro degli esteri John Adams). Secondo tale dottrina, gli Stati Uniti rivendicavano la piena supremazia sulle Americhe del Nord e del Sud,

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Politica

La vittoria di Trump: il populismo ha sconfitto il conformismo – Michele Rallo

Chi ha la bontà di seguire le mie “Opinioni Eretiche” era già stato allertato. Attenzione – avevo scritto – non credete al Circo Barnum dell’informazione americana (e ai suoi disciplinati replicanti italiani) quando dicono che Trump non ha dove andare, che la Clinton ha già la vittoria in tasca, perché non è vero (così come

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Politica

L’occasione Donald Trump – Enrico Marino

Nel 2008 l’elezione di Obama a presidente degli Usa fu accolta, nel tripudio di tutti i progressisti, come il segnale dell’inizio di una nuova era, perchè con l’avvento di un nero al vertice dell’Amministrazione americana le “magnifiche sorti e progressive” ricevevano emblematicamente un formidabile impulso nel nuovo mondo e da lì si irradiavano prepotentemente ovunque

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Cogitamenti

Elezioni americane: chi ha vinto? – Fabrizio Belloni

Che domanda stupida, mi dirà il solito divoratore di media, col cervello portato all’ammasso, come si diceva una volta. Ha vinto Trump! Squittirà il benpensante col cervello che da tempo ha dato le dimissioni. Nossignori! Le elezioni americane le ha vinte la Grande Germania. Vediamo un po’. Da una parte c’era quella sintesi di antipatia

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Esteri

Obama: un presidente col vizietto della guerra mondiale – Michele Rallo

Tutto iniziò negli anni ’90 del secolo scorso, quando gli unici veri vincitori della seconda guerra mondiale – quelli che comunemente chiamiamo “i poteri forti” – decisero che si poteva ormai fare a meno dell’esistenza di un avversario-schermo come l’Unione Sovietica. Ne venne decretata allora la dissoluzione, facendo ben attenzione a porre alla guida della

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Esteri Politica Usa

Trump contra Clinton: il duello di cartapesta – Umberto Bianchi

Sembra proprio che le luci della ribalta ultimamente si siano tutte puntate sul duello per la corsa alle presidenziali americane, tra il repubblicano Donald Trump e la (pseudo) democratica Hillary Clinton. Ambedue hanno oramai lasciato la politica, l’economia e tutte le tematiche che dovrebbero esser annesse ad una normale campagna elettorale, in qualche sperduto recesso

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Julius Evola

Evola critico della civiltà americana – Riccardo Rosati

Prerogativa dei veri intellettuali è quella di essere sempre attuali. Una affermazione di questo tipo può giustamente sembrare banale, ma ciò non ne diminuisce la autenticità. In questa categoria di menti superiori, rientra a pieno titolo Julius Evola. Già in passato, leggendo e studiando i suoi articoli sull’Oriente, ci siamo accorti di quanto a tale

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Esteri Islam Terrorismo

Il terrore e le chiacchiere – Enrico Marino

Inevitabilmente, dopo tragedie come quella di Parigi, su tutti i media si scatena per giorni un vortice di analisi, di inchieste e considerazioni. È il pantano in cui sguazzano i politicanti e i loro fiancheggiatori nei giornali, tutti impegnati a proporre la loro esegesi degli eventi e delle cause e la ricetta per porvi rimedio.

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La matrice del caos

Siria: il piano USA per rovesciare Assad rivelato da Julian Assange

Nel suo nuovo libro di rivelazioni “I File di WikiLeaks”, presentato in questi giorni alla Tv RT, il fondatore di WikiLeaks Julian Assange dedica un intero capitolo alla Siria con informazioni risalenti al 2006, quando ancora nessuno poteva immaginare che sarebbero esplose, di lì a poco, le Primavere Arabe. Durante la trasmissione “Going Underground” di

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Attualità Usa

Usa hanno piano B se euro salta: guerra permanente

di Riccardo Percivaldi Con un debito alle stelle e una bolla azionaria in imminente fase di deflagrazione, gli Stati Uniti cercano di arrestare il declino del loro impero alimentando una guerra globale permanente. L’aggravarsi dell’eurocrisi compromette inoltre la stabilità del loro sistema di dominio in Europa, infatti senza la moneta unica gli Stati Uniti perderebbero

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