28 Marzo 2024
Politica

Morte di una ideologia – Fabio Calabrese

Vorrei mettervi a parte di alcune riflessioni che mi sono venute in mente in seguito alla recente scomparsa di Michail Gorbacev. Quest’uomo sarà certamente ricordato come l’ultimo segretario del PCUS e il liquidatore dell’Unione Sovietica, del che gli siamo francamente grati. Il suo è stato un tentativo generoso di dare vita a un comunismo rispettoso

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No Giuliano non sei stato Amato – Roberto Pecchioli

Il 18 settembre si conclude improrogabilmente (per la costituzion che nol consente) il mandato novennale di Giuliano Amato alla Corte Costituzionale, di cui è stato vice presidente e successivamente presidente, per la consuetudine di investire della massima carica il giudice più anziano nella funzione, garantendogli, di passaggio, ulteriori privilegi e prebende. Un’elezione avvenuta in singolare

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Sovranità il convitato di pietra – Roberto Pecchioli

Il dibattito elettorale è un baccano di accuse e contro accuse, pettegolezzi e insinuazioni che mascherano a malapena appetiti personali e lotte di cricche autoreferenziali. Pochi programmi o nessuno, fotocopie sbiadite l’uno dell’altro, indifferenza per i problemi reali degli elettori, che infatti si tengono alla larga e probabilmente polverizzeranno ogni record di astensione dal voto

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Elezioni. Testa vinco io, croce perdi tu – Roberto Pecchioli

Il noto sondaggista Enrico Crespi sostiene che alle elezioni politiche del 25 settembre l’astensione potrebbe raggiungere il 50 per cento. Afferma altresì che la percentuale di cittadini davvero interessati al processo elettorale non supera il dieci per cento. Forse esagera, ma anche un acuto indagatore di flussi elettorali come Renato Mannheimer indica un assenteismo record,

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Il pilota automatico della democrazia terminale – Roberto Pecchioli

Nel bosco dei ribelli è giunta notizia che in Italia si terranno le elezioni politiche il 25 settembre. Accogliamo l’informazione con uno sbadiglio, seguito da un debole sorriso. Anche il Drago ha gettato la spugna, forse spaventato dall’autunno freddo per mancanza di energia, dalla conseguente inflazione e dalla possibilità di reazioni popolari. La macchina procedurale

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San Giorgio il Drago il futuro – Roberto Pecchioli

Riposino in pace. E’ stato questo il commento del vecchio Silvio – sempre il più lucido – all’abbandono di Forza Italia da parte dei ministri del (quasi) defunto governo Draghi. Orfani del Drago, la povera Mariastella Gelmini e il ministro mignon, Renato Brunetta, hanno lasciato la casa del Padre, come la giovin signora Mara Carfagna,

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Un’agenda rivoluzionaria per gente normale – parte prima – Roberto Pecchioli

Accadono strani fenomeni: mentre si diffonde a macchia d’olio il non voto – per mancanza di speranza e deficit di rappresentanza – le preferenze delle classi lavoratrici e dei ceti meno abbienti si spostano verso destra. Ci scusiamo per l’utilizzo dello schema destra-sinistra, largamente superato proprio in ragione dei movimenti descritti e per altre cause

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Il signor Mario – Lorenzo Merlo

Stupido o comandato? In ogni caso, anello della catena del nuovo ordine della vita a punti, imperativo categorico per un’egemonia occidentale tanto in sgretolamento quanto disposta a tutto per mantenere la posizione.   L’opera del signor Mario Il signor Mario ci rassicura che il vaccino è indispensabile per non morire e che il grinpaz permette

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La guerra ibrida del denaro – Roberto Pecchioli

La guerra in Ucraina è un disastro. Occorre rispetto per le sofferenze delle popolazioni e il sacrificio dei militari delle due parti. Tuttavia, bisogna fuoriuscire da una narrazione bellica sbilanciata, manichea, propagandistica che ha generato una forma di iperrealtà nella quale l’opinione pubblica viene immersa in un clima di menzogna, alterazione, tensione permanente il cui

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Se l’Italia investe sull’ignoranza – Roberto Pecchioli

Abbiamo detto in altre occasioni di essere “passati al bosco”, ossia ribelli, oppositori del nostro tempo. Incomoda posizione, vissuta, come prescriveva Zarathustra “su un alto monte”, dove l’aria è gelida ma pura e si osserva “molto di mondo”. Strana situazione quella italiana, in cui comanda un signore non eletto da nessuno e dove il bilancio

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